La “Rete Matacena” trema: la segretaria di Scajola ha iniziato a parlare
-Redazione- Scajola in bancarotta? Così sembrerebbe, stando a quanto ha rivelato la fedele segretaria dell'ex ministro, la 43enne Roberta Sacco, la quale, interrogata dagli inquirenti, non ce l'ha fatta a mantenere il segreto sulla situazione economica in cui versava il suo capo e ha spiegato chiaramente come il suo datore di lavoro avesse qualche problema di soldi, tanto che "tempo fa mi fece fare il conteggio delle spese mensili, visto che aveva bisogno di sapere quale fosse il suo bilancio familiare".
La donna, finita agli arresti domiciliari e indagata per gli stessi capi d'accusa di Scajola, ha anche rivelato come l'uomo avesse problemi con gli istituti di credito: l'ex ministro, ha raccontato, "ha tre conti bancari: il primo presso il Banco di Napoli di Montecitorio, il secondo presso la Bnl del Viminale e il terzo presso la Banca Carige di Imperia. Sono a conoscenza che nell’ultimo periodo avesse difficoltà economiche, tanto da aver sforato i fidi concessi dalle banche".
"I miei rapporti con Scajola sono sempre stati lavorativi, mai confidenziali. Non ho mai frequentato fuori del lavoro né lui né la sua famiglia", ha però tenuto a precisare Sacco. "Sono una persona semplice e sportiva, e ho sempre patito l’importanza della forma che si respira in questi ambienti. La fiducia che Scajola ha nei miei confronti si basa sul mio senso del dovere e sulla mia a volte esagerata disponibilità". "Non ho mai preso parte ad appuntamenti o incontri con le altre persone interessate all’inchiesta", ha aggiunto ancora, "e preciso che in ufficio, da sempre, quando Scajola ha appuntamenti o telefonate, la sua stanza è chiusa. È sempre stato molto esigente sulla riservatezza, anche tra gli ospiti". Talvolta, ricorda la donna, avrebbe potuto intrattenere conversazioni anche con Skype, considerato che se l'era fatto installare sia sul pc che sui dispositivi portatili.
I magistrati ritengono molto importante la condizione finanziaria in cui versava Scajola. Ipotizzano, infatti, che l'uomo abbia allacciato i rapporti con Amedeo Matacena, l'ex deputato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, con fini imprenditoriali. Successivamente avrebbe avuto modo di conoscere anche la moglie, Chiara Rizzo e, una volta intessuto con loro un rapporto di fiducia, li avrebbe aiutati anche nel frangente della latitanza in virtù della relazione creatasi. Scajola, secondo i pm, avrebbe avuto intenzione persino di favorire la fuga di Matacena in Libano: a conferma di tale tesi, una lettera in francese, probabilmente scritta dall'ex presidente libanese Gemayel.
A trovarla, gli ispettori della Dia: in esso si può leggere la promessa di "un documento con dati anagrafici affinché «egli» possa rimanere nel nostro Paese e condurre una vita normale, naturalmente sotto la nostra responsabilità".
"Ricevuta questa missiva", ha spiegato Scajola in merito, "hoi predisposto un appunto in cui indicavo i punti che Speziali mi aveva detto di portare all’attenzione degli avvocati di Matacena per la procedura di asilo". L'ex ministro ha infatti raccontato come, ad attribuire la lettera al presidente fosse statoVincenzo Speziali. La stessa figura che torna nei resconti della segretaria del politico: "Ricordo di averne sentito parlare quando lo Scajola era ancora ministro, non ricordo in che epoca ciò è avvenuto", ha infatti rivelato.
"Non lo conosco personalmente, né conosco l’origine della conoscenza tra lui e Scajola", ha aggiunto. "Mi aveva fatto annotare i suoi numeri." "Qualche mese fa", per esempio, "Scajola era a Roma e mi aveva chiesto di fermarmi in ufficio perché Speziali doveva inviare un fax importante e dovevo comunicarglielo".
Riguardo la lettera di Gemayel, la Sacco ha infine precisato: "Ho dedotto che le operazioni gestite da Scajola, dalla Rizzo e dallo Speziali si riferissero al Matacena quando ho letto il fax di cui sopra, anche se lo Scajola a me non lo ha mai detto chiaramente".
http://www.articolotre.com/2014/05/la-rete-matacena-trema-la-segretaria-di-scajola-ha-iniziato-a-parlare/
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