Iraq. Il governo accusa Al Qaeda di usare i malati mentali come bombe umane

 I miliziani dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), legati ad Al Qaeda, stanno usando handicappati mentali come inconsapevoli "bombe umane" per compiere i loro attentati in Iraq.

-Redazione- La violenza, che continua ad insanguinare l'Iraq, a 11 anni dalla caduta del regime di Saddam Hussain, stando alle stime diffuse dall'ongIraq Body Count, ha provocato oltre 123mila morti, non sembra conoscere limiti.

Le ultime barbarie perpetrate dal terrorismo islamistasono quelle di usare persone con disabilità mentali come kamikaze; fatti saltare in aria a loro insaputa. Stando a quanto affermano fonti governative, i miliziani dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), organizzazione che si ispira ad Al Qaeda e che sogna di instaurare un nuovo "califfato transnazionale", battendosi con ogni mezzo in Iraq e nella vicina Siria, "stanno usando handicappati mentali come inconsapevoli bombe umane per compiere i loro attentati".

I militanti di Al Qaeda "rapiscono i malati nelle strade, fanno indossare loro giubbetti esplosivi e poi li fanno saltare in aria con congegni a distanza", ha detto il portavoce del ministero dell'Interno, generale Saad Maan.

Secondo le fonti, almeno sette sono state le vittime di tali operazioni nelle ultime settimane. L'ultima vittima aveva 20 anni e si chiamava Hassan. I proprietari di ristoranti e negozi del quartiere Al Ghabat, a Baghdad, lo avevano soprannominato al Mabrouk, "il benedetto", perché consideravano la sua presenza di buon auspicio. Il giovane è stato rapito, con la scusa di andare al mercato a fare compere, trasformato in bomba umana e fatto saltare in aria il 12 aprile in un attentato che ha ucciso, insieme con lui, un agente di polizia e quattro soldati.

Sono stati 74 gli uccisi in attentati avvenuti il 28 maggio scorso, la giornata più sanguinosa degli ultimi sette mesi, mentre le tensioni interconfessionali sono rinfocolate dal conflitto in Siria e le forze politiche discutono per cercare di formare un nuovo governo, un mese dopo le elezioni parlamentari del 30 aprile

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