“Alla mia età, senza capitali da investire in un’attività mia, e senza
conoscenze e agganci che mi consentano di lavorare come dipendente, è
già finita! Ne ho tanti di amici che non lavorano, pur continuando a
cercare e ad inviare curriculum, come faccio io. Il risultato è lo
stesso, anche per loro. Viviamo tutti a casa dei genitori, come fosse
facile, alla nostra età! Ma soprattutto senza avere la percezione di un
possibile domani!”
Le agenzie interinali hanno tutto l’interesse a farti iscrivere, a
prescindere dal fatto che abbiano o meno un lavoro da offrirti: quello che serve loro sono banche dati corpose
per vendersi meglio alle aziende. Così si spiegano i tanti annunci
civetta con cui attirano i candidati… Ma senza specifiche, particolari
qualifiche, la possibilità di ricevere una telefonata è praticamente
nulla!
Anche le aziende fanno la loro parte. Molte utilizzano gli annunci di lavoro come forma di pubblicità a costo zero. Basta girare per il corso di una qualunque delle nostre città per notare cartelli di ricerca del personale che rimangono esposti per mesi e mesi
(provate a inviare il vostro curriculum… non risponderà nessuno).
Questo perché un’azienda che offre lavoro dà di sé un'immagine sana,
positiva
Così, sempre più persone, giovani e adulti, rinunciano a inviare la
propria candidatura. Non hanno più fiducia nel sistema di reclutamento
della forza lavoro. “Serve una spinta”, “Serve l’aggancio”, “Servono
soldi per farsi raccomandare”. E non rinunciano certo per scarsa
determinazione... Dopo che la ricerca affannosa di anni si traduce in soli 3 mesi di impiego, o in 6 mesi di stage come cassiera, l’autostima crolla (non solo nei giovani, ma anche in chi, in passato, si è messo alla prova in diverse occasioni) e la speranza è persa!
Di tanta ricerca cosa rimane?
Davide mi guarda per un istante coi suoi occhi verdi e vibranti, che
abbassa per rispondermi senza farsi travolgere dall’emozione: “Ormai sono così depresso, che invio curriculum solo per i miei genitori… tanto a cosa serve?
Come si può lavorare così poco e poi inviare candidature che parlano di
“esperienza” lavorativa? Quale esperienza, ormai? Per anni, il mio
lavoro è stato propormi a chiunque, inviare curriculum, e aspettare…
aspettare… Non ce la faccio più!”
di Maria Cabri
Nessun commento:
Posta un commento