sabato 30 giugno 2012

Politiche 2013, Grillo: “In campo per vincere. Senza apparentamenti”

Di Valentina Beli 

Beppe Grillo
(Foto: Reuters / )
Beppe Grillo 
 
Nessuna alleanza con i partiti e candidati scelti rigorosamente sulla Rete. Grillo fa sul serio e, a prescindere da quale sarà la legge elettorale vigente, si candida per vincere.
Per ora pochi punti del programma ma ben chiari. Nessuna richiesta di rimborso elettorale ma soprattutto la volontà di garantire ai cittadini la partecipazione attiva alla cosa pubblica tramite il mezzo di democrazia per eccellenza: il referendum. Stavolta propositivo e senza quorum.

Sostenitore dell'obbligatorietà della discussione delle leggi popolari in Parlamento con voto palese, il leader del Movimento 5 stelle affonda il piede sull'acceleratore: "Le elezioni si possono vincere o perdere, in realtà in Italia si pareggiano da sempre, sono elezioni truccate. Vincono tutti, si spartiscono rimborsi elettorali, testate giornalistiche, canali televisivi, banche, concessionari. Tutto".
Quanto alle intenzioni di voto i sondaggi danno il M5S super favorito, ormai a soli 2,4 punti percentuali dal Partito democratico o Pdmenoelle, come ironicamente lo definisce Grillo. Mentre per le Primarie, qualora si dovesse candidare, sarebbe Berlusconi il leader più votato con un corposo 46% seguito da Angelino Alfano, che fa registrare invece un più modesto 36%.
Il Centrosinistra vede tra i leader più accreditati Bersani, che si attesta attorno al 32%, seguito da Nichi Vendola con uno scarto di 10 punti percentuali.

it.ibtimes.com

 
 

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