Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma, è la versione postmoderna del funzionario sovietico.
Wikipedia ci racconta infatti la sua fortunata carriera di non lavoratore, di cui diamo qui un breve riassunto:
“A diciassette anni è tra i fondatori dell’associazione di volontariato antirazzista “Nero e non solo”, impegnata nelle politiche dell’immigrazione e per una società multietnica e multiculturale.”
Segnaliamo che “Nero e non solo” è diretto da persone dai nomi multietnici e dalle posizioni multiculturali, come Marco Pacciotti (fondatore,oggi dirigente del PD), Gianpiero Cioffredi (ex-presidente, passato dal PCI all’ARCI al PD) e Aniello Zerillo, attuale presidente e dirigente ARCI.
“Nel
1991 [Zingaretti] viene eletto Segretario Nazionale della Sinistra
Giovanile e l’anno successivo Consigliere Comunale di Roma: [...]
organizza il primo Campeggio Giovanile Antimafia di San Vito Lo Capo e
numerose iniziative in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.”
I due Santi Laici della Legalità non potevano mancare…
“Dal
1995 al 1997 è presidente dell’Unione Internazionale della Gioventù
Socialista (IUSY) e Vice Presidente dell’Internazionale Socialista.
Nel
1998, a 33 anni, entra a far parte della Commissione che elabora la
piattaforma politica dei socialisti per il nuovo secolo “Progresso Globale”.
Dal 1998 al 2000 è responsabile delle Relazioni Internazionali
presso la Direzione Nazionale dei Democratici di Sinistra e nel 1998
organizza, a Milano, il Congresso dei Socialisti Europei. Con una
delegazione DS composta anche da Walter Veltroni, nel 1999 si reca in
Birmania a sostegno del “Movimento per la democrazia” e incontra il
Premio Nobel per la Pace 1991 Aung San Suu Kyi. Lo stesso anno organizza
il viaggio del Dalai Lama a Roma.
Nel
2000 è eletto Segretario dei Democratici di Sinistra di Roma. L’anno
seguente è uno dei promotori della candidatura di Walter Veltroni a
Sindaco di Roma.
Nel
marzo del 2004 è [eletto] al Parlamento Europeo nella lista Uniti
nell’Ulivo. [...] Fa anche parte delle delegazioni interparlamentari per
i rapporti con Israele
e la penisola coreana, degli intergruppi parlamentari “Volontariato”,
“Disabilità”, “Diritti delle persone omosessuali” e “Tibet”.
Pare che abbia un particolare legame con il mondo degli imprenditori tessili, tanto che:
“Dal 2005 al 2007 è relatore per il Parlamento europeo della direttiva Ipred2 sulle Sanzioni penali a tutela dei diritti di proprietà intellettuale
e riesce a far approvare un progetto legislativo che per la prima volta
introduce sanzioni penali uniformi in tutti gli Stati membri
dell’Unione europea. La direttiva attribuisce sanzioni penali per i
contraffattori che importano merci illegali e pericolose dai paesi
extra-Ue.”
L’ambulante senegalese condannato per aver venduto qualche patacca Gucci ai turisti saprà chi ringraziare.
Adesso il nostro uomo dell’apparato (anche elettronico: lui realizza “il
progetto ProvinciaWiFi, che consiste nell’installazione in piazze,
biblioteche e luoghi di ritrovo del territorio provinciale di apparati
WiFi per l’accesso gratuito ad Internet“) ha un rimedio di sinistra per i problemi del Lazio:
““Laboratorio Israele” ovvero “Start-up Nation”
di Dan Senor e Saul Singer, diventa l’occasione per il presidente della
Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, per rendere omaggio al “modello Israele”, con tanto di invito rivolto ai giovani italiani a emularne l’esempio per rilanciare la nostra poco creativa economia.”
“I ragazzi impegnati in questo progetto – dedicato a promuovere l’innovazione nelle università romane – vinceranno per il secondo anno consecutivo un viaggio premio in Israele.
Un viaggio nel corso del quale incontreranno imprenditori, professori
universitari, venture capitalist, esperti del trasferimento tecnologico,
che spiegheranno ai nostri giovani come funziona il ‘modello Israele’.
Un esempio per il mondo di come possa costruirsi un ecosistema
dell’innovazione efficiente e capace di competere,
in pochi anni, con il meglio del mondo. Un viaggio destinato a lasciare
i nostri ragazzi con occhi attenti e la voglia di replicare quello che
hanno visto qui da noi.“
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