venerdì 1 giugno 2012

Volantini Brigate Rosse, "ora tutto è possibile"

Ex investigatore marchigiano di Dalla Chiesa analizza la lettera arrivata all'Ansa

di Giorgio Guidelli


La lettera firmata 'Brigate Rosse, Brigata Gino Liverani 'Diego ', recapitata per posta alla sede Ansa di Ancona (Foto Ansa)
La lettera firmata 'Brigate Rosse, Brigata Gino Liverani 'Diego ', recapitata per posta alla sede Ansa di Ancona (Foto Ansa)

Ancona, 27 maggio 2012 - Ne ha visti, di fascicoli. E di inchieste. E di fiancheggiatori. L’ha studiato a suon di pratica l’albero genealogico del Comitato marchigiano delle Brigate Rosse. Quelle di Falconara incluse. Ha lavorato nel nucleo antiterrorismo, nella struttura diretta e coordinata dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Che nelle Marche piegò la base dello Stramotel, facendo piazza pulita a Falconara e dintorni. Anche con arresti eccellenti. "Era un carismatico, il generale — racconta oggi l’ex investigatore, dedito tutto a un’altra attività, ma con molte piaghe nel cuore di quegli anni — e mi è capitato di prendere ordini da lui. Direttamente. Ma allora avevamo ben altro modo di lavorare coi giudici. A braccetto. Eravamo un tutt’uno con i magistrati d’Ancona. E poi avevamo anche ottimi informatori".

Ha visto questo volantino recapitato all’Ansa? Che idea si è fatto?
"Mi ricordo di Liverani. Ma sono un po’ scettico. Il nucleo che ruotava attorno a lui oggi ha cambiato vita. Svolge un’esistenza normale. Ma tutto è possibile in un momento di crisi".

Un gruppo. Un singolo. Che cos’è?
"Sono scettico, lo ripeto. E comunque è chiaro che se ci fosse un ritorno non sarebbe quello che vediamo oggi. E’ un nostalgico. Un isolato. Anzi, io una mezza idea ce l’avrei...".

Quindi non è un gruppuscolo impazzito?
"Che ci sia un gruppo faccio difficoltà a pensarlo. Anche se attraversiamo un momento che è quello che è".

Non trova stranezze in quel documento recapitato all’Ansa di Ancona?
"Non capisco perché si vada a ritirare fuori quel nome. E’ una storia che so essere chiusa dall’’85. Dunque...".

Lei ha passato parte della sua carriera a combattere il terrorismo. Con chi ha lavorato?
"Col nucleo. Poi mi sono dedicato ad altro".

Sopra di lei aveva il generale Dalla Chiesa, poi prefetto a Palermo.
"Certo".

Ci ha mai parlato?
"Sì. Era una bellissima figura. Un carismatico".

Cos’è cambiato da allora?
"Avevamo parecchi buoni informatori".

di Giorgio Guidelli

http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2012/05/27/719271-lettera-brigate-rosse-ansa-ancona-investigatore-marchigiano.shtml 

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