Scoppia la guerra fra l'Iran e l'Israele di Benjamin Netanyahu, terrorista di Stato, con la complicità del pregiudicato Donald Trump, che ha smantellato in poche settimane i più elementari principi di una democrazia che possa definirsi tale, e una cerchiobottista Giorgia Meloni, portando l'Italia al suo massimo storico nella genuflessione a una sordida alleanza fra un pericoloso dittatore e a un criminale di guerra, si spertica nella necessità di impedire all'Iran di dotarsi di armi nucleari e auspica che i fasulli sforzi americani per arrivare a un accordo abbiano successo.
Da una parte (sproporzioni di forze a parte) Netanyau-Hitler, dall'altra Trump-Mussolini e nel mezzo Meloni-Arlecchino servitrice di due padroni. Al confronto Bettino Craxi avrebbe avuto oggi la statura di Franklin Delano Roosevelt o Winston Churchill.
Massimo Arcangeli
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