venerdì 12 luglio 2013

'Non mi condanneranno, sostegno leale a governo'

'Sono sereno perche' non conoscevo neppure quella vicenda'. 'Esecutivo distinto da processi'


 Silvio Berlusconi visita la nuova sede del Pdl

 Silvio Berlusconi

 

 Matteo Renzi (s) e Guglielmo Epifani


 Silvio Berlusconi


  Camera, bagarre in Aula

  Protesta senatori M5S, in aula senza giacca e cravatta (Twitter)

ROMA - "Sono sereno perchè non conoscevo neppure quella vicenda" ma "leggendo le carte non credo che ci possa essere che una mia assoluzione piena". Lo ha detto Silvio Berlusconi intercettato dai microfoni di 'Agora'' ieri dopo la mezzanotte nei pressi del Pantheon e replicando a chi gli chiedeva della decisione della Cassazione su Mediaset.
E a chi gli chiedeva che accadrebbe in caso di una sua condanna ha replicato: "Non sono solito esercitare la mia mente su fatti che ritengo improbabili"
Serve "sostegno leale a questo governo e stimolo a che faccia ciò che serve" per la ripresa, ha detto Berlusconi. A chi gli chiedeva delle preoccupazioni dei 'suoi', il Cav ha replicato: "L'input che sto dando è quello di concentrarsi sull'interesse del Paese". "Nella situazione che abbiamo - ha detto il Cavaliere - ci mancherebbe altro che non avessimo un governo che lavora". Dunque sostegno a Letta e "stimolo a che faccia ciò che serve, ciò che viene richiesto dai protagonisti dell'economia e che possa incentivare i consumi e dunque la produzione".
"Sono cose diverse, anche gravi ma in questo momento non credo si debba fare qualche cosa che derivi da quella vicenda che possa influire sul governo", ha aggiunto il cavaliere intercettato dai microfoni di 'Agora'' ieri. Dopo aver ribadito il proprio sostegno a Letta, il Cavaliere ha replicato così a chi gli chiedeva se stesse alzando la sua 'soglia di tolleranza' sul fronte giudiziario nell'interesse del Paese.
"Capisco che ci siano preoccupazioni che possano agitare qualcuno ma l'input che sto dando è quello di concentrarsi sull'interesse del Paese e rendere questa alleanza che io continuo a chiamare di 'pacificazione' con la sinistra qualcosa che possa essere qualcosa di storico, addirittura epocale dopo tanti anni di guerra". Lo ha detto Silvio Berlusconi intercettato ieri notte dai microfoni di Agorà e replicando a chi gli chiedeva dell'allarme dei 'suoi' dopo le sentenze che lo riguardano.
A chi gli chiedeva del ritorno di Forza Italia Berlusconi ha risposto: "Forza Italia non è un ritorno al passato ma l'intenzione di rivolgersi a tanti italiani con la discesa in campo di forze nuove che si aggiungono a quelle che già esistono e che rendano il nostro movimento ancor più forte e con una base elettorale ancor più consistente". 
(ANSA)


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