domenica 21 luglio 2013

Di Cataldo manipolava tutti, accuse dalla ex

"Solo le autorità giudiziarie potranno stabilirla, non voglio pubblicità" scrive la donna su Facebook


 Anna Laura Millacci, e le sue foto postate su Facebook

ROMA - "Passata la tempesta uscirà fuori la verità che solo le autorità giudiziarie potranno stabilire al di là dei gossip, delle falsità o tentativi di difendere la facciata pubblica del cantante". Si affida ancora a Facebook Anna Laura Millacci, l'ex compagna di Massimo Di Cataldo che ha accusato il cantante di averla pestata fino a farla abortire, postando sul social network le foto del volto tumefatto. "Non cerco pubblicità", scrive ancora l'artista che si dice "vicina" alle donne che hanno vissuto simili esperienze. "Questa assurda gogna mediatica io non la volevo di certo, ma riprendermi la mia dignità...quello sì. Per me e le mie figlie che sono l'unico mio successo", scrive ancora su Facebook Anna Laura Millacci spiegando che ora "è solo una questione di tempo, ma tanto la giustizia uscirà fuori". "E ce n'è una sola, quella dimostrata dai fatti e dalle prove - si legge sul suo profilo Facebook -. Finalmente sono riuscita ad affidarmi alla legge in cui credo profondamente, tutto il resto sono solo chiacchiere o inutili scoop a cui non sono interessata ad assistere. Non cerco pubblicità. Ringrazio tutti per la solidarietà e soprattutto sono profondamente vicina alle migliaia di donne che mi hanno scritto e testimoniato la loro storia. Non mollate mai, il coraggio paga sempre, anche se lo so....è dura".
"Parenti e amici erano manipolati da Massimo". Questo il duro atto di accusa pubblicato su Facebook da Anna Laura Millacci nei confronti del suo ex compagno, il cantante Di Cataldo, accusato dalla donna di averla pestata fino a procurarle un aborto. "Mi sono decisa a mostrare la verità dopo un mese dall'accaduto - scrive - perché mi sono accorta che addirittura i miei genitori avevano creduto alla versione di Massimo in cui negava tutto. Quelle foto scioccanti erano l'unica possibilità che avevo per far capire a mia madre e ai miei amici manipolati da Massimo, come fossero andate realmente le cose. E' stato un gesto disperato di riprendermi la mia credibilità. Ma finalmente ora sono serena e non ho fretta".
(ANSA)

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