domenica 21 luglio 2013

Comune convince due rumeni
senza dimora a tornare in patria
e paga il biglietto del pullman



VICENZA. Ieri una coppia di rumeni che viveva instrada è stata rimpatriata con un autobus di linea partito nel tardo pomeriggio da Vicenza. L'uomo e la donna di nazionalità rumena erano più volte stati identificati per occupazione abusiva anche all'interno dell'area ex Enel diSan Pio X, in questo periodo interessata da interventi di chiusura dei varchi di accesso dopo l'ordinanza del sindaco Variati; a carico della donna, inoltre, erano stati elevati 42 verbali per mendicità molesta nella zona del Santuario di Monte Berico. 
Il rimpatrio è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra l'amministrazione comunale, in particolare con l'interessamento del sindaco Achille Variati, degli assessori alla comunità e alle famiglie Isabella Sala e alla sicurezza urbana Dario Rotondi, i mediatori culturali della Caritas e le rappresentanze diplomatiche, ambasciata e consolato, della Romania in Italia.
“La normativa nazionale è inefficace e non permette di allontanare persone comunitarie che più volte si sono rese protagoniste di violazioni di leggi e regolamenti – spiega il sindaco Variati -. Così l'amministrazione ha creato un proprio percorso di mediazione per convincere queste persone a cercare di costruirsi un futuro nel loro Paese di origine piuttosto che a Vicenza, dove non intendiamo tollerare chi non è in grado di rispettare le regole della convivenza civile. I due rimpatriati ieri con un autobus di linea, prima di partire hanno firmato una dichiarazione con cui si impegnano a non fare ritorno a Vicenza; dalla ditta di trasporti abbiamo avuto la garanzia, ieri in serata, che i due hanno oltrepassato il confine senza scendere prima. Con le leggi attuali non si può imporre l'allontanamento: abbiamo quindi scelto la strada della mediazione per convincerli a lasciare volontariamente Vicenza”.
L'amministrazione comunale ha coperto la spese per i biglietti di 85 euro ciascuno da Vicenza alla Romania: “Certo, è un costo per le casse comunali – dice il sindaco -. Ma è molto più costosa per il Comune la permanenza in città di chi occupa abusivamente luoghi pubblici e privati: costi per le operazioni di controllo, di sgombero, di pulizia, per l'assistenza e le spese collegate. Abbiamo quindi adottato la soluzione migliore, e credo sia vantaggiosa non solo per il Comune, ma anche per le persone che ora sono tornate in patria e possono sperare in una vita migliore di quella che vivevano in strada a Vicenza. Sia chiaro inoltre che l'amministrazione comunale non paga il biglietto a chiunque debba andare in Romania: prima della scelta c'è un'attenta istruttoria che certifica situazioni di particolare disagio. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno collaborato: dagli assessori Sala e Rotondi, ai loro uffici, alla Caritas, alla diplomazia rumena. È una soluzione di buon senso che ha convinto due persone che avevano problemi a Vicenza e li creavano a tutta la comunità a fare ritorno in patria dove auguro loro di avere migliore fortuna. Auspico inoltre che altre persone che vivono in strada a Vicenza seguano l'esempio e accettino di tornare in patria, e per questo stiamo lavorando molto con la Caritas. Lo ribadisco: con la normativa attuale che impedisce di allontanare persone comunitarie, questa è sicuramente la soluzione migliore”.

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