Burgenland, vacanza ecofriendly
Nel land più orientale austriaco tra natura e vigneti
Lago di Neusiedll (Foto Austria Turismo)
Nidi estivi sui tetti (Foto Austria Turismo)
Casetta in stile pannonico (Foto Austria Turismo)
Abitazione tipica del Burgeland (Foto Austria Turismo)
Non di solo Alpi vive l’Austria. Nel suo Est meno noto le vette si annullano nella sterminata pianura ungherese e il paesaggio si fa verde e bucolico. Ecco il Burgenland, 4000 kmq, il più orientale dei Land austriaci, l’ultimo negli anni ’20 ad entrare nella Repubblica federale (faceva infatti parte dell’Ungheria), terra di confine multiculturale e versante soleggiato del paese. Dove il fondersi di climi continentali e submediterranei da’ vita ad un ambiente naturale unico, fertile e ricchissimo di specie animali e vegetali.
Considerato fino a 20 anni fa una sorta di periferia del paese, il Land ha saputo sfruttare al meglio i fondi di sostegno UE. Risultato: 2500 km di percorsi ciclabili con vari gradi di difficoltà, 1300 km di sentieri equestri, 418 km di percorsi trekking ben segnalati, 5 campi da golf, ottime infrastrutture e siti di accoglienza. Insomma, una meta ideale per vacanze sportive ed eco-friendly, formato famiglia e non. Il fiore all’occhiello della regione e' il Lago di Neusiedl, unico lago steppico dell’Europa centrale, vera cerniera tra l’area alpina e la pianura pannonica (perché questa è l’antica provincia romana della Pannonia), 320 kmq di acqua pulita e salmastra, paradiso dei surfisti e amanti della vela nonché a tutti gli effetti “mare dei viennesi” (dista solo 60 km dalla capitale), potendo vantare bel 2000 ore di sole l’anno.
Patrimonio Unesco dal 2001 e parte del Parco transnazionale Neusiedler See – Seewinkel, l’area è uno straordinario sito di interesse ornitologico, con oltre 300 specie di cui la metà nidificanti: facile imbattersi, specie in questo periodo, lungo i sentieri in gruppi di oche grigie, avocette, falchi e anatre di ogni tipo.
Deliziosi i paesi sulle rive: c’è Morbisch am see, sede dell’annuale Festival Estivo open air (quest’anno dall’11 luglio al 24 agosto in scena un programma di operette) ma anche la piccola Rust, dalle case dai mille comignoli. Occupati da innumerevoli nidi di cicogne che ogni anno numerose tornano a riprodursi qui: e, in segno di festa, nell’aria è tutto un risuonare di bill-clattering, il tipico verso emesso dagli uccelli battendo i becchi. Sempre nei dintorni del lago da non perdere St. Margarethen, l’antica cava di pietra dei Romani, la Römersteinbruch (da qui vennero cavate le pietre in arenaria per costruire il Duomo di Vienna), sede di ogni estate di un suggestivo Festival dell’Opera: nella cava dal 10 luglio al 25 agosto andrà in scena per la prima volta La Bohème.
Ma è il distendersi della steppa erbosa per decine di km a colpire di più in questa Austria diversa: nasce già qui la puszta ungherese, piatta, ondeggiante, dedalo di prati, stagni, coltivazioni e allevamenti. Punteggiata da abitazioni dai tetti spioventi in pietra, dal caratteristico timpano bianco e le finestre piccole, per proteggersi dal sole estivo e i venti freddi invernali, secondo il locale stile pannonico. Ed proprio è il pannonisch wohnen, il vivere locale, il leit motiv dell’ospitalità nel Burgeland: visto che da pochi anni è possibile alloggiare in queste abitazioni caratteristiche rimesse a nuovo (a partire da 23 E a persona per il solo pernottamento in camera) e dotate di tutti in comfort. O sostare per un boccone nelle Kellerstockl, piccole dimore con cantina sotterranea annessa. Perché questa è terra di grandi vini, grazie al particolare clima pannonico e ai terreni ricchi di ferro, specie nella parte meridionale. Ma anche meta di appassionati gourmet, dove gustare il celebre maiale Mangalitza. Per gli appassionati di enoturismo da non perdere quindi una visita a Neusiedl, all’Enoteca Weinwerk Burgeland, o nella zona di Leithaberg, dai vicoli storici disseminati di cantine. O più a sud, verso Eisenberg, la Vinothek Vinum Ferreum. Dove sorseggiare, accanto a bianchi corposi, il rosso Blaufrankisch o l’Uhudler, l’antichissimo vino dall’ aroma di fragoline di bosco. Insomma, proprio un’altra Austria.
(Info Austria Turismo www.austria.info)
(ANSA)
Nidi estivi sui tetti (Foto Austria Turismo)
Casetta in stile pannonico (Foto Austria Turismo)
Abitazione tipica del Burgeland (Foto Austria Turismo)
Non di solo Alpi vive l’Austria. Nel suo Est meno noto le vette si annullano nella sterminata pianura ungherese e il paesaggio si fa verde e bucolico. Ecco il Burgenland, 4000 kmq, il più orientale dei Land austriaci, l’ultimo negli anni ’20 ad entrare nella Repubblica federale (faceva infatti parte dell’Ungheria), terra di confine multiculturale e versante soleggiato del paese. Dove il fondersi di climi continentali e submediterranei da’ vita ad un ambiente naturale unico, fertile e ricchissimo di specie animali e vegetali.
Considerato fino a 20 anni fa una sorta di periferia del paese, il Land ha saputo sfruttare al meglio i fondi di sostegno UE. Risultato: 2500 km di percorsi ciclabili con vari gradi di difficoltà, 1300 km di sentieri equestri, 418 km di percorsi trekking ben segnalati, 5 campi da golf, ottime infrastrutture e siti di accoglienza. Insomma, una meta ideale per vacanze sportive ed eco-friendly, formato famiglia e non. Il fiore all’occhiello della regione e' il Lago di Neusiedl, unico lago steppico dell’Europa centrale, vera cerniera tra l’area alpina e la pianura pannonica (perché questa è l’antica provincia romana della Pannonia), 320 kmq di acqua pulita e salmastra, paradiso dei surfisti e amanti della vela nonché a tutti gli effetti “mare dei viennesi” (dista solo 60 km dalla capitale), potendo vantare bel 2000 ore di sole l’anno.
Patrimonio Unesco dal 2001 e parte del Parco transnazionale Neusiedler See – Seewinkel, l’area è uno straordinario sito di interesse ornitologico, con oltre 300 specie di cui la metà nidificanti: facile imbattersi, specie in questo periodo, lungo i sentieri in gruppi di oche grigie, avocette, falchi e anatre di ogni tipo.
Deliziosi i paesi sulle rive: c’è Morbisch am see, sede dell’annuale Festival Estivo open air (quest’anno dall’11 luglio al 24 agosto in scena un programma di operette) ma anche la piccola Rust, dalle case dai mille comignoli. Occupati da innumerevoli nidi di cicogne che ogni anno numerose tornano a riprodursi qui: e, in segno di festa, nell’aria è tutto un risuonare di bill-clattering, il tipico verso emesso dagli uccelli battendo i becchi. Sempre nei dintorni del lago da non perdere St. Margarethen, l’antica cava di pietra dei Romani, la Römersteinbruch (da qui vennero cavate le pietre in arenaria per costruire il Duomo di Vienna), sede di ogni estate di un suggestivo Festival dell’Opera: nella cava dal 10 luglio al 25 agosto andrà in scena per la prima volta La Bohème.
Ma è il distendersi della steppa erbosa per decine di km a colpire di più in questa Austria diversa: nasce già qui la puszta ungherese, piatta, ondeggiante, dedalo di prati, stagni, coltivazioni e allevamenti. Punteggiata da abitazioni dai tetti spioventi in pietra, dal caratteristico timpano bianco e le finestre piccole, per proteggersi dal sole estivo e i venti freddi invernali, secondo il locale stile pannonico. Ed proprio è il pannonisch wohnen, il vivere locale, il leit motiv dell’ospitalità nel Burgeland: visto che da pochi anni è possibile alloggiare in queste abitazioni caratteristiche rimesse a nuovo (a partire da 23 E a persona per il solo pernottamento in camera) e dotate di tutti in comfort. O sostare per un boccone nelle Kellerstockl, piccole dimore con cantina sotterranea annessa. Perché questa è terra di grandi vini, grazie al particolare clima pannonico e ai terreni ricchi di ferro, specie nella parte meridionale. Ma anche meta di appassionati gourmet, dove gustare il celebre maiale Mangalitza. Per gli appassionati di enoturismo da non perdere quindi una visita a Neusiedl, all’Enoteca Weinwerk Burgeland, o nella zona di Leithaberg, dai vicoli storici disseminati di cantine. O più a sud, verso Eisenberg, la Vinothek Vinum Ferreum. Dove sorseggiare, accanto a bianchi corposi, il rosso Blaufrankisch o l’Uhudler, l’antichissimo vino dall’ aroma di fragoline di bosco. Insomma, proprio un’altra Austria.
(Info Austria Turismo www.austria.info)
(ANSA)
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