Aurelio Fierro racconta storie di paese
Aurelio Fierro noto cantante napoletano nato a Montella nella
prov di Avellino (scapricciatiello, tuppe tuppe marescia’ etc etc), aveva anche
un’altra dote, raccontate storie di paese dal carattere ironico e
scherzoso.
Quindi racconto’: In un paese dell’Irpinia c’era tanti anni
fa’ un colono alquanto sempliciotto e di carattere buono a tal punto di non
conoscere la malvagita’ umana e tutte le sue conseguenze, cattiveria, invidia,
vendetta etc etc.
Un burlone del paese conoscendolo lo contatto’ e lo convinse
di avere doti paranormali, impaurendolo con relativi aneddoti, lo mise allora
in guardia circa la sua morte, gli annuncio’ che il suo mulo ‘’peraltro mezzo di
locomozione d’allora’’ dopo tre flautolenze a partire dal mattino del giorno
dopo il loro incontro sarebbe morto. Il colono impaurito e terrorizzato dalla
profezia pregava che il mulo desse sfogo fisiologico il piu’ tardi possibile,
invece poco dopo l’animale fece la prima flautolenza, disperato allora perche’
la morte s’avvicinava datosi che ne mancavano due, dopodiche’ visse sereno,
perche’ per molto tempo non senti’ nessun rumore, egli penso’ male perche’ poco
dopo dette sfogo fisiologico per la seconda volta, egli disperato per l’mminenza
della sua morte si mise a pregare da mattina e sera perche’ cio’ avvenisse il
piu’ tardi possibile, inoltre per evitare cio’ ostrui’ il deredano dell’animale
con una sorta di impasto di terra bagnata mista ad erba.
Poco dopo si accorse che il mulo espello’ questa sorta di
improvvisato e malsano tappo, allora precipito’ in una cupa disperazione
perche’ prefigurava la sua imminente dipartita, dopo qualche giorno l’animale
dette sfogo al terzo bisogno fisiologico, egli istantaneamente cadde dal mulo
starmazzando in terra pronunciando la parola ‘’sono morto’’. L’animale come e’
noto anche in mancanza del suo proprietario ritorna indietro da solo, in questo
caso al casolare, i parenti vedendolo senza il colono, preoccupati percorsero a
ritroso quel tratto di strada con un carro agricolo e giunti nel luogo
constatarono che egli giaceva per terra apparentemente morto, decisero allora di
riportarlo indietro per dargli degna sepoltura, costoro giunti ad un incrocio
conosciuto solo dal presunto morto si interrogarono quale strada prendere per
tornare al paese, il finto morto ascoltando disse loro ‘’prendete la strada a
destra’’, i familiari impauriti ed increduli dissero ‘’allora non e’
morto’’.
Conclusione, fu’ portato al paese sano e salvo tra le risa
dei familiari perche’ vennero a conoscenza del fatto e principalmente del
burlone autore.
Antonio Bacolini
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