sabato 13 luglio 2013

Aurelio Fierro racconta storie di paese


Aurelio Fierro noto cantante napoletano nato a Montella nella prov di Avellino (scapricciatiello, tuppe tuppe marescia’ etc etc), aveva anche un’altra dote, raccontate storie di paese dal carattere ironico e scherzoso.
Quindi racconto’: In un paese dell’Irpinia c’era tanti anni fa’ un colono alquanto sempliciotto e di carattere buono a tal punto di non conoscere la malvagita’ umana e tutte le sue conseguenze, cattiveria, invidia, vendetta etc etc.

Un burlone del paese conoscendolo lo contatto’ e lo convinse  di  avere doti paranormali, impaurendolo con relativi aneddoti,  lo mise allora in guardia circa la sua morte, gli annuncio’ che il suo mulo ‘’peraltro mezzo di locomozione d’allora’’ dopo tre flautolenze a partire dal mattino del giorno dopo il loro incontro sarebbe morto. Il colono impaurito e terrorizzato dalla profezia pregava che il mulo desse sfogo fisiologico il piu’ tardi possibile, invece poco dopo l’animale fece la prima flautolenza, disperato allora perche’ la morte s’avvicinava datosi che  ne mancavano due, dopodiche’ visse sereno, perche’ per molto tempo non senti’ nessun rumore, egli penso’ male perche’ poco dopo dette sfogo fisiologico per la seconda volta, egli disperato per l’mminenza della sua morte si mise a pregare da mattina e sera perche’ cio’ avvenisse il piu’ tardi possibile, inoltre per evitare cio’ ostrui’ il deredano dell’animale con una sorta di impasto di terra bagnata mista ad erba.

Poco dopo si accorse che il mulo espello’ questa sorta di improvvisato e malsano tappo,  allora precipito’ in una cupa disperazione perche’ prefigurava la sua imminente dipartita, dopo qualche giorno l’animale dette sfogo al terzo bisogno fisiologico, egli istantaneamente cadde dal mulo starmazzando in terra pronunciando la parola ‘’sono morto’’. L’animale come e’ noto anche in mancanza del suo proprietario ritorna indietro da solo, in questo caso al casolare, i parenti vedendolo senza il colono, preoccupati percorsero a ritroso quel tratto di strada con un carro agricolo e giunti nel luogo constatarono che egli giaceva per terra apparentemente morto, decisero allora di riportarlo indietro per dargli degna sepoltura, costoro giunti ad un incrocio conosciuto solo dal presunto morto si interrogarono quale strada prendere per tornare al paese, il finto morto ascoltando disse loro ‘’prendete la strada a destra’’, i familiari impauriti ed increduli dissero ‘’allora non e’ morto’’.

Conclusione, fu’ portato al paese sano e salvo tra le risa dei familiari perche’ vennero a conoscenza del fatto e principalmente del burlone autore.    

 Antonio Bacolini

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