domenica 2 giugno 2013

L’INTERROGATORIO DI RUBY IN TRIBUNALE. SMENTITO BERLUSCONI !


ADG ruby processo
La ragazza chiamata in tribunale come teste nel processo a carico di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. In un dopocena ad Arcore, racconta ai giudici: «Nicole Minetti era vestita da suora, altre da infermiere sexy» , e la showgirl Marystelle Polanco si travestì da “Obama e da Ilda Boccassini, con una parrucca rossa e con la toga“. Ecco come si svolgevano le cene eleganti di Berlusconi….
Una maratona di quasi sei ore, caratterizzata da molte “cavolate” rettificate e tanti “non so” e “non ricordo” per ribadire di non aver mai fatto sesso con Silvio Berlusconi e di non aver ricevuto da lui 5 milioni di euro. Ruby, al centro dei processi milanesi sulle feste di Arcore, ha raccontato per la prima volta in un’aula di tribunale la sua verità sulle serate a casa di Silvio Berlusconi. Lo ha fatto davanti ai giudici della quinta sezione penale di Milano che si occupano del processo a carico di Lele Mora, Emilio Fede eNicole Minetti, imputati per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile. Nel processo a carico di Berlusconi la ragazza non è mai stata ascoltata perché accusa e difesa avevano rinunciato alla sua testimonianza, motivo delle proteste della giovane, che il 4 aprile scorso aveva convocato i giornalisti davanti all’ingresso del tribunale per raccontare loro la sua versione dei fatti.
L’arrivo a Milano. All’inizio della deposizione i magistrati hanno chiesto alla testimone di ricostruire il periodo dell’arrivo a Milano, la ricerca dei primi lavori e il suo ingresso nell’agenzia di Lele Mora. “Conoscevo dalla Sicilia l’agenzia e volevo incontrare il proprietario – ha detto - perché la mia speranza era quella di lavorare nel mondo dello spettacolo e della moda“.”Mi hanno chiesto delle foto e ho dato quelle del mio profilo Facebook - ha aggiunto – e i documenti, che ho detto di avere dimenticato. Come nome ho dato quello di Ruby, preso da una telenovela, e come cognome Eiek, che è quello di una cantante. Come età -ho detto di avere 19 o 20 anni“.
La prima volta ad Arcore. Proprio con un’auto messa a disposizione da Mora, su cui viaggiava ancheEmilio Fede, Karima è arrivata per la prima volta a Villa San Martino il 14 febbraio 2010 per una cena conBerlusconi e altre ragazze. “Sono arrivata ad Arcore, ero sorpresa di essere a casa del presidente del consiglio: non mi sembrava vero, era una cosa stranissima“, ha detto in aula. Ruby ricorda bene la serata perché “avevo con me un grande cuore e volevo portarlo a un ragazzo, Domenico Rizza, di cui ero ancora innamorata e che mi aveva lasciato. Io pensavo di dover andare a fare la solita serata in discoteca con le ragazze di Mora e non vedevo l’ora, finito il lavoro, di portare quel cuore a Rizza“.
La bugia su Mubarak. Nel corso della cena, che “sembrava più un aperitivo” accompagnato da “musica di sottofondo” suonata da Mariano ApicellaRuby ha inventato una parentela con  Mubarak. “Ho raccontato una storia inventata, quella che di solito usavo – ha spiegato – Ho detto di essere metà egiziana e metà brasiliana, che mia madre era una cantante famosa e che mio padre era il direttore di Yamamay. Ho raccontato che mia madre era parente dl presidente dell’Egitto“. Ha finto di “aver tagliato i contatti con la famiglia per poter diventare cattolica” anche se il padre non voleva. E ha detto “di aver subito maltrattamenti”. Una storia che ha “commosso” le altre ragazze e colpito anche il padrone di casa, che a fine serata le chiede il numero di telefono e le da un “aiuto” di “due o tremila euro” in banconote da 500.Un compenso che Ruby riceve anche dopo la seconda visita ad Arcore, dove si trattiene a dormire. Rigorosamente “da sola“.
I travestimenti delle olgettine. Durante le feste, Ruby va diverse volte nella sala soprannominata del “bunga bunga“, da una barzelletta di Berlusconi. “Ho visto Nicole Minetti vestita da suora – racconta – e a un certo punto mentre ballava si è tolta i vestiti ed è rimasta in biancheria intima“. Marystelle Polanco si era travestita da “Obama e Ilda Boccassini, con una parrucca rossa” e toga, Iris Berardi vestiva i panni diRonaldinho e altre partecipanti alle serate si travestivano da “infermiere sexy e dottoresse“. Ruby stessa ha fatto “la danza del ventre“. Tutte “ballavano in modo sensuale, ma non ho mai visto contatti fisici con Berlusconi“.
“Mai avuto rapporti con Berlusconi”. Ruby però non ha mai avuto rapporti intimi con l’ex premier e ad Arcore si è limitata a “ballare la danza del ventre“. “Mi vantavo di cose mai successe – ha spiegato –Dicevo di averlo sentito e che era innamorato. ‘Mi coprirà d’oro’, dicevo, ma erano tutte invenzioni”Ruby ha anche negato di essere mai stata una prostituta. Quando il giudice le ha chiesto se “ha mai avuto rapporti sessuali a pagamento con qualcuno“, la ragazza ha risposto con un secco “no“. Il giudice le ha poi contestato alcune intercettazioni in cui Ruby pareva fare riferimento ad attività di prostituzione e la giovane ha replicato: “Erano solo cavolate, non ero normale in quel periodo“.
“Quei 5 milioni non esistono”. Ruby riceve anche da  Berlusconi, tramite il ragionier Giuseppe Spinelli, 30mila euro per esaudire il suo “sogno” di aprire un centro estetico in via della Spiega. Soldi che  lei in parte spende e in parte consegna alla famiglia e agli amici in Sicilia. I 5 milioni di euro  che dovrebbe ricevere in cambio del suo silenzio e del fingersi “pazza” davanti ai pm di Milano, di cui la ragazza parla con amici, conoscenti e si “vanta” perfino con il padre, la madre e Luca Risso, sono solo un’invenzione. E anche l’appunto in un’agenda sequestrata alla giovane marocchina con scritto “4,5 milioni da B.” era inventato.
Quella notte in questura. Ruby glissa anche sulla notte trascorsa in questura a Milano fra il 27 e il 28 maggio 2010. “Io non so come è andata quella situazione - ha raccontato - So che sono stata portata in questura e che sono venute a prendermi la Minetti, la Conceicao e la Loddo. Tutti retroscena non li conosco”. “Non so se ero affidata a Nicole o a Michelle – ha proseguito Ruby – In questura io avevo detto che avevo 17 anni e non mi ricordo che generalità ho lasciato, se il nome di Karima o quello di Ruby“. Appena uscita dagli uffici di via Fatebenefratelli e affidata alla Minetti, la ragazza ha detto di aver parlato al telefono con Berlusconi. Minetti “lo ha chiamato al telefono e me lo ha passato – ha aggiunto – Lui mi ha detto che era arrabbiato per tutte le cavolate che gli avevo detto“.
Gli attriti con i giudici. Non mancano i momenti di attrito con i pm, quando Ruby racconta che le volte che i rappresentati della pubblica accusa l’hanno “sentita non sono solo quelle quattro o cinque verbalizzate” e che nei verbali mancano molti passaggi. “Non siamo in una trasmissione tv – le spiega con calma la presidente Anna Maria Gatto – Questo è un processo e dobbiamo accertare la verità. Se lei dice una cosa del genere, fa un’accusa molto grave e il tribunale sarà costretto a trasmettere gli atti. E se poi la cosa non è vera, lei sarà soggetta a conseguenze penali“. Tanto basta perché Ruby cambi versione. “Io so che i ricordi sono una cosa e le sensazioni un’altra – ha spiegato – rileggendo i verbali mi sembra che mancavano delle cose”.
Prossima udienza il 24 maggio. Dopo sei ore, la ragazza accoglie con un sorriso e con una espressione di sollievo la fine dell’udienza, abbraccia e bacia il  fidanzato e si allontana senza parlare con i giornalisti, accompagnata anche dal suo legale, l’avvocato Paola Boccardi. La presidente Gatto ha aggiornato il processo al prossimo 24 maggio, quando il pm Antonio Sangermano dovrà terminare di interrogare la giovane marocchina. La parola passerà poi all’altro rappresentante della pubblica accusa, il procuratore aggiunto Pietro Forno, alle parti civili e alle difese dei tre imputati, che a loro volta potranno rivolgere domande alla ragazza.

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