giovedì 16 maggio 2013


Un manifesto in difesa dei fantasmi

da  

villa
UN FA-FA-FA-FA-FANTASMAAAAAAAAAAAA!!!
Con questo Manifesto, apro ufficialmente il MOvimento per la DIfesa del FAntasma (MODIFA).
Sì, io sto con i fantasmi, queste indifese presenze ectoplastiche che tanto infastidiscono i vivi.
Da sempre sono visti come qualcosa di maligno da temere, il fantasma come leggendaria manifestazione di spiriti malvagi. Poi senti le loro storie: finora tutti racconti di fantasmi di cui ho sentito parlare raccontano di personaggi, per lo più il povero disgraziato di turno, morti ammazzati per mano di tremendi aguzzini. E chi ha avuto a che fare con alcuni di loro parla invece di figure amichevoli, quasi angeli custodi. Ma il pregiudizio vince sempre, pure contro i fantasmi!
Infestazione, la chiamano, ma non avete mai pensato che sareste scocciati anche voi se vi trovaste uno sconosciuto per casa senza poterlo cacciare?! Un inquilino obbligato che si prende fin troppo spazio. Immaginate, poi, questo sconosciuto che arriva a casa vostra e si mangia un bel piatto di pasta davanti a voi senza manco offrire, vi fa le puzze nella stanza senza manco chiedere “pardon!” e spesso vi copula nel letto, quasi come il massimo dei dispetti! Insomma, io mi arrabbierei!
Immaginate ancora: siete morti (toccata scaramantica, ve la concedo). Finalmente potete riposare in eterno. Lunghe dormite fino a tardi. E poi arriva l’inquilino di turno che fa un casino terribile a tutte le ore del giorno. E quando tu, TU FANTASMA, organizzi un party…tac! eccolo li, LUI: sì, proprio TU inquilino molesto, che ti lamenti che non ti faccio dormire, che bel coraggio che hai! e il rumore di catene, e le urla spaventose (detto dal fenomeno del karaoke poi…), e la luminescenza…e ma va a quel paese!
A me piacciono le storie di fantasmi, forse perché è un gossip sempre attuale e sicuramente più interessante di quello da rivista patinata da parrucchiera. Una di queste storie l’ho sentita da amici che lavorano in un posto infestato: la Te-so-rie-raaaaaaaaaaaaaaa! (muhahahahahaha!!! – vi state già cagando sotto, vero?!)
mappaLa Tesoriera è una villa settecentesca con un grande parco annesso, una sorta di Giardino Inglese ma grande il triplo. Il suo nome deriva dai primi proprietari, Aymo Ferrero di Cocconato, consigliere e tesoriere del Re di Sicilia Vittorio Amedeo II, e Clara Teresa Gay, sua moglie, detta appunto “la tesoriera”. Oggi la villa ospita la biblioteca musicale comunale, i rustici della servitù ospitano un asilo e diverse associazioni e il suo enorme giardino è diventato uno dei parchi pubblici torinesi più belli che chiude i battenti alle 10. Dopo quell’ora il guardiano chiude i cancelli assicurandosi che non rimanga nessuno.

Un’amica che lavora nella biblioteca mi ha raccontato come tutti gli “inquilini” della villa si sono trovati ad avere a che fare col suo fantasma, o meglio 2 fantasmi: uno è quello di una ragazza, che si mostra con la gola sgozzata, e uno è quello di Aymo, il primo proprietario, che si fa vedere trascinando il suo cavallo per le briglie ma resta in disparte. Insomma, roba da “cagarsi sotto”!
Mi raccontava, inoltre, che nei 2 anni in cui la villa è stata chiusa per restauri, alla ditta incaricata è stato chiesto di sondare il giardino in cerca di eventuali resti umani, ma NIENTE!
I soci del club di sci e alpinismo che ha sede in uno dei cascinali del parco, raccontano, invece, che più volte hanno invitato il fantasma di Aymo ad andare a una delle loro gite organizzate ma il tesoriere preferisce l’equitazione.

Annalisa Alberti

Autore: 

Sono Annalisa. Per alcuni Anna, per altri Lisa. Per alcuni la "Noddica", per altri la "Terun". Per alcuni "Devil" per altri "Angelo". Sono il bello e il cattivo tempo, se non si fosse capito. Faccio la super-eroa a tempo perso e l'architetto a tempo ritrovato: lo so, il mio humor inglese e' pessimo, but enjoy it

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