Ops!
Marine Le Pen, la leader dell’ultradestra francese, è stata condannata in primo grado a due anni di carcere e 300.000 euro di multa assieme ad altri otto europarlamentari del suo partito per appropriazione indebita di fondi pubblici.
In pratica, l’antieuropeista per eccellenza ha fatto sborsare per anni al Parlamento europeo (cioè a tutti noi) la bellezza di 2,9 milioni di euro per pagare assistenti al servizio esclusivo del suo partito in Francia.
E ora, con la ineleggibilità immediata, rischia seriamente di non potersi candidare alle elezioni presidenziali del 2027.
Spiace.
Eccola, spiegata bene, tutta l’insopportabile ipocrisia della destra amica e alleata di Meloni e Salvini. Che, come al solito, taceranno o grideranno al complotto dei giudici.
Finisce sempre così con questa destra-destra.
A parole dichiarano guerra all’Europa e, nei fatti, la usano come bancomat.
A parole danno battaglia alle “élite” senza scrupoli e ai “poteri fortihhh” in nome e per conto del popolo.
E, alla fine, viene fuori che le “élite” senza scrupoli sono proprio loro.
Lorenzo Tosa
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