Questo è il modo in cui hanno ridotto la macchina di Roberto Mantovani, alias Red Sox, il taxista bolognese antifascista che da anni conduce una straordinaria battaglia solitaria contro i colleghi No pos (e No tax) pubblicando ogni giorno i propri incassi, sia contanti che digitali.
“Infam*”.
“Merd*”
“Zecca”.
Addirittura un pene sulla Casa delle donne. E poi decine di croci celtiche, tanto per ricordare la matrice della feccia che lo sta minacciando.
È accaduto mentre si trovava fuori dalla sua città.
Non è la prima volta, tra gomme bucate, minacce, boicottaggi.
Purtroppo non sarà l’ultima.
A Red Sox tutti noi dovremmo dire grazie per la enorme e coraggiosa battaglia di trasparenza che sta conducendo. E le istituzioni dovrebbero finalmente proteggerlo dalla fogna fascista che lo ha messo nel mirino.
Red Sox incarna l’Italia perbene, quella che con la schiena dritta si ribella.
E quest’immagine fa capire quanto abbia colpito nel segno.
Tosa
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