Vede, ho sessant’anni ma non mi sento invecchiato di una virgola. Sto bene con me stesso. Vivo in questo posto meraviglioso sulle pendici del Mongibello. Dalla veranda del mio giardino osservo il cielo, il mare, i fumi dell’Etna, le nuvole, gli uccelli, i gelsomini, due grandi palme, un pozzo antico. Un’oasi. Poi purtroppo rientro nello studio e accendo la tv: ogni volta è un trauma. Ho un chip elettronico interiore che va in tilt per le ingiustizie e le menzogne.
Alla vista di certi personaggi, mi vien voglia di impugnare la croce e l’aglio per esorcizzarli. C’è un mutamento antropologico, sembrano uomini, ma non appartengono al genere umano, almeno come lo intendiamo noi: corpo, ragione e anima.[...] C’è una gran quantità di personaggi che sento estranei a me: non li stimo, non li rispetto per quel che dicono e sono. E siccome faccio il cantante, uso il mio strumento per dire ciò che sento.
E questo mi ha mantenuto giovane: gli anni te li senti addosso soltanto quando non si ama la vita, quando non si vuol più fare qualcosa di nuovo. Ma se coltivi la bellezza dell'amicizia, dell'amore, della musica, del mare e della poesia, la vita ti regala sempre delle sorprese.
[Franco Battiato]
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