Vista la notevole stazza e il modo in cui dolcemente dondolava mentre camminava, a Wolfgang Pauli era dedicata una filastrocca che recitava più o meno così:
“When with colleagues he debates
All this body oscillates.
When a thesis he defend
This vibration never ends”
Così una volta Pauli decise, su un attento consiglio medico, di mettersi a dieta. George Gamow racconta che quando Pauli ricomparve a Copenaghen era un uomo cambiato: triste e senza senso dell’umorismo. Insomma, non era il solito Pauli. Così lo invitarono a mangiare qualcosa e a bere “della buona birra Carlsberg” che evidentemente lo tirò su di morale e in meno di quindici giorni riprese il suo tipico atteggiamento.
Politicamente antinazista, non alzò mai il braccio destro per fare il saluto a Hitler tranne che in una occasione. Quando era all’Università di Michigan andò a fare una gita sul lago e, scendendo al buio dal battello, cadde e si ruppe il braccio destro all’altezza della spalla. Ingessato, gli misero un supporto che glielo teneva sollevato con un angolo di 45°. Quando tornò a parlare in pubblico era perennemente costretto al saluto nazista e per questo rifiutò categoricamente di essere fotografato.
Testo preso dallo stupendo libro di George Gamow “Trent’anni che sconvolsero la fisica.”
Credits photo: CERN.
Storie Scientifiche
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