Lutti/Addio allo storico chitarrista e fondatore degli inglesi Dr. Feelgood
Francesco Adinolfi
Se ne è andato lunedì 21 novembre a 75 anni Wilko
Johnson, chitarrista (e anche vocalist in alcuni pezzi) dei Dr.
Feelgood, storica band inglese al cuore del pub rock (dai locali in cui
il gruppo e altri colleghi si esibivano, con suoni trancianti,
essenziali, niente fronzoli rispetto alle iper produzioni prog e agli
eccessi del glam). Il rapporto diretto con il pubblico, la veemenza con
cui Wilko martellava la chitarra (influenzato da Bo Diddley), il suo
stile così frenetico (mai un istante fermo sul palco) e quasi
brutalizzante (per le sei corde), hanno trasformato i primi tre album
della band Down by the Jetty (1975), Malpractice (1975) e Stupidity (1976,
il primo live della storia ad arrivare al primo posto in GB nella
settimana di pubblicazione!) – in una rilevante fonte di ispirazione per
il mondo punk che di lì a poco sarebbe seguito in Gran Bretagna e
altrove. Da Johnny Rotten (ammaliato dai caratteristici sguardi
impazziti lanciati dal palco da Johnson) a Paul Weller (per il modo di
suonare la chitarra), da Bob Geldof ai Madness, passando negli Usa per
Ramones, Blondie o Richard Hell, la riverenza di tanti nei confronti di
Johnson e dei Dr. Feelgood è sempre stata enorme. Nel 2013 a Wilko
Johnson era stato diagnosticato un tumore neuroendocrino del pancreas in
stadio avanzato (10 mesi di vita), aveva però deciso di non procedere
con la chemioterapia; organizzerà piuttosto un tour d’addio, molto
seguito in Gran Bretagna, annunciando che avrebbe trascorso gli ultimi
giorni di vita registrando Going Back Home, un album in
collaborazione con Roger Daltrey (uscito nel 2014) e che quello sarebbe
stato inevitabilmente il suo ultimo disco; in realtà in seguito ad
asportazione chirurgica si rimetterà e tornerà in pista. Con
l’irrestibile cantante Lee Brilleaux e con il bassista Sparko (John B.
Sparks), Johnson aveva formato i Dr. Feelgood nel ’71 a cui presto si
sarebbe aggiunto il batterista John Martin. Li mollerà per contrasti con
il cantante nel 1977. Ha avuto anche una lunga carriera solista (Solid
Senders, The Wilko Johnson Band), ha fatto parte dei Blockheads di Ian
Dury, collaborato in molti dischi e recitato ne Il trono di spade (Ser Ilyn Payne, boia del regno, nella prima e seconda stagione). In Oil City Confidential (2009),
il documentario di Julien Temple, si capisce bene come Wilko e i Dr.
Feelgood siano stati la cerniera essenziale tra «quello che c’era prima»
e il punk.
https://ilmanifesto.it/wilko-johnson-la-frenesia-delle-sei-corde
Johnson71
Nessun commento:
Posta un commento