mercoledì 30 novembre 2022

Wilko Johnson, la frenesia delle sei corde


Lutti/Addio allo storico chitarrista e fondatore degli inglesi Dr. Feelgood
 
 
 
Francesco Adinolfi
Se ne è andato lunedì 21 novembre a 75 anni Wilko Johnson, chitarrista (e anche vocalist in alcuni pezzi) dei Dr. Feelgood, storica band inglese al cuore del pub rock (dai locali in cui il gruppo e altri colleghi si esibivano, con suoni trancianti, essenziali, niente fronzoli rispetto alle iper produzioni prog e agli eccessi del glam). Il rapporto diretto con il pubblico, la veemenza con cui Wilko martellava la chitarra (influenzato da Bo Diddley), il suo stile così frenetico (mai un istante fermo sul palco) e quasi brutalizzante (per le sei corde), hanno trasformato i primi tre album della band Down by the Jetty (1975), Malpractice (1975) e Stupidity (1976, il primo live della storia ad arrivare al primo posto in GB nella settimana di pubblicazione!) – in una rilevante fonte di ispirazione per il mondo punk che di lì a poco sarebbe seguito in Gran Bretagna e altrove. Da Johnny Rotten (ammaliato dai caratteristici sguardi impazziti lanciati dal palco da Johnson) a Paul Weller (per il modo di suonare la chitarra), da Bob Geldof ai Madness, passando negli Usa per Ramones, Blondie o Richard Hell, la riverenza di tanti nei confronti di Johnson e dei Dr. Feelgood è sempre stata enorme. Nel 2013 a Wilko Johnson era stato diagnosticato un tumore neuroendocrino del pancreas in stadio avanzato (10 mesi di vita), aveva però deciso di non procedere con la chemioterapia; organizzerà piuttosto un tour d’addio, molto seguito in Gran Bretagna, annunciando che avrebbe trascorso gli ultimi giorni di vita registrando Going Back Home, un album in collaborazione con Roger Daltrey (uscito nel 2014) e che quello sarebbe stato inevitabilmente il suo ultimo disco; in realtà in seguito ad asportazione chirurgica si rimetterà e tornerà in pista. Con l’irrestibile cantante Lee Brilleaux e con il bassista Sparko (John B. Sparks), Johnson aveva formato i Dr. Feelgood nel ’71 a cui presto si sarebbe aggiunto il batterista John Martin. Li mollerà per contrasti con il cantante nel 1977. Ha avuto anche una lunga carriera solista (Solid Senders, The Wilko Johnson Band), ha fatto parte dei Blockheads di Ian Dury, collaborato in molti dischi e recitato ne Il trono di spade (Ser Ilyn Payne, boia del regno, nella prima e seconda stagione). In Oil City Confidential (2009), il documentario di Julien Temple, si capisce bene come Wilko e i Dr. Feelgood siano stati la cerniera essenziale tra «quello che c’era prima» e il punk.
 
https://ilmanifesto.it/wilko-johnson-la-frenesia-delle-sei-corde
 
Johnson71 
 

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