È di questi giorni, nonostante la censura, la notizia dell"ultima protesta nella fabbrica cinese della FOXCONN (multinazionale TAIWANESE) con 13 stabilimenti in Cina,2 in Europa, Malesia, Messico e centri sviluppo in USA e Giappone. La protesta riguarda il mega impianto di Zhengzhou , dove lavorano/vivono 330.000 dipendenti, per produrre la maggior parte degli smartphone, tv, decoder, chiavette e altro, per i marchi cinesi, statunitensi, ecc. In passato questa fabbrica/città era stata tristemente famosa per i numerosi suicidi. Oggi, a causa del covid, che il governo cinese sta affrontando con la tolleranza zero e per evitare di fermare la produzione, gli operai non possono lasciare l'impianto, ma devono continuare a lavorare alle condizioni che gli vengono imposte. Il mercato non accetta rallentamenti. La globalizzazione ha resi più ricchi i consumatori, ma ha reso tante persone più schiave, lontano e molto vicino a noi.
Fenix
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