La scoperta di una missione italo-polacca a ovest del Cairo
IL CAIRO, 05 AGO - "I resti di un edificio,
probabilmente uno dei quattro templi del sole perduti dei re
della quinta dinastia, risalente alla metà del 25/o secolo a.C.,
sono stati dissotterrati ad Abusir, nel governatorato di Giza,
pochi chilometri a sud-ovest del Cairo", da "missione congiunta
dell'Università degli Studi di Napoli L'Orientale e
dell'Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia".
Lo ha segnalato con un testo all'ANSA il capo della missione
per l'Accademia Polacca, Massimiliano Nuzzolo, fornendo dettagli
rispetto a un annuncio fatto lo scorso fine settimana dal
ministero delle Antichità egiziano e annunciando che "missione
completerà presto i suoi lavori, nel tentativo di svelare
completamente l'antico tempio".
Sono stati rinvenuti anche "diversi frammenti di sigilli di
argilla recanti nomi reali, tra cui quello dell'enigmatico re
della Quinta dinastia Shepseskare, di cui non abbiamo molte
informazioni", ha dichiarato nel testo Rosanna Pirelli,
responsabile della missione per l'Università di Napoli
L'Orientale. La scoperta "potrebbe cambiare la nostra conoscenza
della storia di questo re nonché della quinta dinastia in
generale", sostiene la ricercatrice.
"Il tempio solare è una particolare struttura
dell'architettura sacra egizia che si discosta dai canoni
classici usati negli edifici di culto divino, che erano
caratterizzati da progressivi camminamenti che conducevano verso
l'oscurità più impenetrabile", viene ricordato.
"Il tempio solare invece era il netto opposto; da un accesso in
penombra si giungeva, attraverso articolati passaggi immersi nel
buio più denso, ad un cortile sacro inondato dalla luce solare.
Qui non si eseguivano sepolture, ma riti in onore del dio del
sole. Elemento caratteristico del tempio solare è l'obelisco,
posto al centro del cortile centrale, davanti al quale si
trovava un altare per le offerte", viene aggiunto.
In un suo comunicato, il Ministero egiziano aveva evidenziato
che ai resti dell'edificio si accede attraverso un ingresso
monumentale costruito in calcare il quale conduce ad un'area
adibita a magazzini e ad un ampio cortile ad ovest
caratterizzato da un pavimento in fango e alcuni grossi blocchi
di quarzite, con "facce lisce", incastrati nel pavimento in
pietra del Tempio del Sole di re Niuserre, riferisce fra l'altro
la nota italiana.
La missione è finanziata anche dal Ministero degli Affari
esteri e della cooperazione internazionale italiano (Maeci) e
dal Ministero della cultura polacco (Ncn), ha ricordato Nuzzolo
rimandando, per altri informazioni, al sito
www.suntemplesproject.org.
(ANSAmed)
Kissinger71
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