Ettore era fratello del ct della Nazionale. Aveva 95 anni. Fondò anche l’associazione Amici di Mercatovecchio
A Udine era legato da una profonda amicizia nata quando, in via Mercatovecchio, dirigeva il Calzaturificio di Varese, a fianco dello storico negozio Basevi. Ettore Valcareggi, 95 anni, fratello dell’indimenticabile commissario tecnico della Nazionale Ferruccio Valcareggi, giovedì ha smesso di vivere, a Trieste. Con lui se ne è andato un pezzo di storia anche della nostra città.
Nella sua lunga vita, Valcareggi non aveva mai smesso di ricordare il periodo trascorso nel capoluogo friulani, dove visse con la famiglia dal 1955 fino alla fine degli anni Sessanta. Erano gli anni del boom economico e Valcareggi, per promuovere il centro storico della città, fondò l’associazione “Amici di via Mercatovecchio” che ancora sta facendo sentire la sua voce. In quegli anni già si ipotizzava la pedonalizzazione della strada e i commercianti erano contrari.
Ettore Valcareggi arrivò a Udine da manager aziendale dopo aver appeso al chiodo le scarpette da calcio. Da centrocampista aveva giocato nelle giovanili della Triestina e quindi in serie C con l’Ampelea (la squadra di Isola d’Istria) e la serie B indossando le maglie del Prato e del Legnano. Il calcio era la sua grande passione, non a caso, come ricorda il figlio Mauro, «fu uno dei promotori, se non proprio il perno, della squadra delle Vecchie glorie dell’Udinese».
Fu proprio lui a costituirla, coinvolgendo giocatori di alto livello, tra cui Enzo Menegotti, Renato Valenti, Cirano Snidero, Ramiro Gremese, Laslo Szoke e Arne Selmosson. «Vecchie glorie autentiche guidate da mio papà», aggiunge il figlio citando una battuta che all’epoca andava per la maggiore: «Ci voleva un triestino a Udine per organizzare i friulani in questa squadra».
Oltre agli aneddoti, l’archivio storico di Ettore Valcareggi restituisce anche molte immagini delle Vecchie glorie dell’Udinese, scattate nel campo Moretti in cui il manager compare a fianco dei giocatori di allora. Le Vecchie glorie dell’Udinese sfidavano le Vecchie glorie della Triestina con al fianco il fratello Ferruccio.
Oltre agli eventi sportivi, il figlio di Ettore Valcareggi (Mauro ha frequentato la scuola media Ellero e il liceo classico Stellini) cita anche gli aneddoti di vita vissuta in via Mercatovecchio.
Ricorda la nascita dell’associazione “Amici di via Mercatovecchio” sostenuta, in buona parte, dal Calzaturificio di Varese, e la polemica scoppiata quando il vento fece cadere i cubi che erano stati esposti per attirare l’attenzione della clientela. «In quell’occasione scoppiò il dibattito sul lavoro dell’associazione», aggiunge Mauro Valcareggi, prima di aggiungere che «già allora si parlava della pedonalizzazione di via Mercatovecchio e i commercianti erano contrari».
Valcareggi, insomma, fu uno dei primi protagonisti di un dibattito tutt’ora attuale come quello sul futuro del centro storico cittadino. All’epoca, il Calzaturificio di Varese era un negozio frequentato dalla Udine bene che acquistava nei negozi del centro capi d’alta moda. Il manager del Calzaturificio udinese animava questo mondo che ora non esiste più. In parte è stato spiazzato dalla concorrenza provocata dalla presenza dei centri commerciali, alle porte della città.
La scomparsa di Ettore Valcareggi lascia un grande vuoto nella storica famiglia di sportivi. A piangerlo sono la moglie novantenne Leda, il figlio Mauro con la nuora Cristina e i nipoti Massimiliano e Nicole entrambe sportivi. La cerimonia funebre sarà celebrata venerdì, alle 11, nella chiesa di Gretta, a Trieste, dove i fratelli Valcareggi erano nato.
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Previti71
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