Veronica Balsamo, morta in un dirupo. Arrestato il fidanzato

Accusato dell'omicidio della fidanzata e del tentato omicidio di Gianmario Lucchini, 35 anni, chierichetto.

-Redazione- Svolta nelle indagini sulla morte della 23enne cameriera di Grosio (Sondrio), Veronica Balsamo, trovata in un dirupo in Valtellina il 24 agosto scorso. 

I carabinieri hanno fermato il fidanzato della vittima, Emanuele Casula, 18 anni, indiziato peromicidio e anche per il tentato omicidio di un uomo.
Casula, finora era indagato in stato di libertà solo per l'ipotesi di omicidio della donna, forse spinta nel dirupo nel corso di un litigio.

Il tentato omicidio sarebbe avvenuto nei confronti Gianmario Lucchini, 35 anni, chierichetto di Grosotto, con qualche problema di disabilità,
colpito alla testa e in altre parti del corpo con un cacciavite la notte stessa in cui morì Veronica, a circa 200 metri dalla baita nella quale venne poi rinvenuto lui in gravissime condizioni. 

Secondo gli inquirenti coordinati dal procuratore Fabio Napoleone che aveva chiesto una corsia privilegiata per gli accertamenti genetici e tossicologici necessari, a colpire così crudelmente anche il giovane Lucchini sarebbe stato lo stesso Emanuele in quella notte di follia. Lo direbbero tracce genetiche trovate sotto le unghie dell’uomo. Nello stesso piccolo paese dell’Alta Valtellina, quella notte, anche uno strano furto di medicinali.

Lucchini proprio ieri ha dato segni di miglioramento: uscito dal coma, riconosce i genitori anche se non è in grado di parlare, ma suo padre è convinto che potrebbe indicare, se lo potesse vedere, l’uomo che si è introdotto in casa sua.

Intanto la salma di Veronica Balsamo è ancora a disposizione della magistratura per la seconda autopsia, fissata al 6 ottobre, in quanto i risultati 

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