venerdì 24 ottobre 2014

  • "The walking dead", il papà degli zombie: "Che bello mettere paura..."

"The walking dead", il papà degli zombie: "Che bello mettere paura..."


Parla Robert Kirkman, l'autore del fumetto e del telefilm che sta battendo ogni primato alla tv americana. E svela gli altri show dell'orrore che sta preparando

LOS ANGELES - Oltre 22 milioni di spettatori (17,3 in diretta e 5,5 in playback), un'audience da primato per la televisione americana, hanno visto la prima puntata della quinta stagione. Più di 15 milioni per il secondo episodio che domenica scorsa ha battuto incredibilmente eventi sportivi attesissimi. The Walking Dead, la serie horror della tv via cavo Amc in Italia in onda al lunedì su Fox, al quinto anno sta abbattendo parecchi record. L'autore della "top series" dell'anno è Robert Kirkman, già creatore del fumetto dal quale la serie è stata tratta, un omone alto 1.85, pesante oltre 120 chili, faccione con barba e sorriso stampato sul viso, 35enne del Kentucky. Nel 2000 ha debuttato come autore di comics con Battle Pope insieme al disegnatore Tony Moore. Ha poi lanciato Invincible e quindi The Walking Dead, nel 2003. 

Per chi non l'avesse mai vista, The Walking Dead racconta il mondo civile in disfacimento dopo il diffondersi di un virus che trasforma i morti in zombie che vagano in branco alla ricerca di vivi da azzannare. L'accento viene però messo sulle relazioni sociali e razziali fra i sopravvissuti, che si riuniscono in piccole comunità spesso in guerra mortale fra loro. E qui sta il valore narrativo della serie che, fra sequenze d'azione sanguinarie e spettacolari, propone riflessioni su etica e senso della solidarietà e del bene comune. Kirkman osserva: "Credo l'allegoria sociale del mio fumetto sia presente nella serie tv. So che il mio lavoro viene studiato nei college e nelle università, e questo mi riempie di orgoglio, anche se ognuno è libero di leggere lo show come vuole, anche come puro svago". 

Il primo episodio della quinta stagione ha proposto una delle sequenze più violente e scioccanti dell'intera serie, con quattro decapitazioni tristemente vicine a quelle proposte proprio in questi mesi dalla cronaca. "Ci sono regole stabilite per la serie che non trasgrediamo e non oltrepassiamo. A mio avviso questo episodio rimane dentro i confini del mondo violento di Walking Dead. E' una realtà dura, terribile, che ha perso ogni parametro etico di convivenza civile. Questo è uno show che si chiede come gli esseri umani reagirebbero dopo la caduta della civiltà e alla luce della disperazione che ne segue. Spesso sentiamo di spettatori che chiudono gli occhi perché non possono guardare certe scene, e lo facciamo apposta. Certamente non lo facciamo per esaltare la violenza, ma lasciamo che sia il pubblico a decidere".

"The walking dead", il papà degli zombie: "Che bello mettere paura..."
Robert Kirkman. In alto, due personaggi della serie
Tanto è il successo del fumetto e della serie che Kirkman è stato ingaggiato anche dalla Marvel Comics per ravvivare le serie Fantastic Four e The Avengers. Ed è in via di sviluppo anche una serie "spin-off" di The Walking Dead, sempre scritta da Kirkman, che verrà lanciata nel 2015, "una serie in cui cerco di mostrare l'umanità di tutti i personaggi, anche dei criminali" dice. Il titolo è ancora segreto, al contrario di quello di un'altra produzione tv affidata a Kirkman, Outcast: invece di zombie si tratterà di esorcismi. "L'opportunità di creare una serie non legata a un comic-book, ma scritta direttamente per la tv, è una sfida ulteriore per me. I demoni sono molto più paurosi degli zombie. Se Walking Dead ha elementi di orrore ed è soprattutto una storia di sopravvivenza. The Outcast sarà molto più terrorizzante, una vera storia dell'orrore. Io sono stato allevato nella religione cristiana, e per me scavare in quel mondo sarà una sorta di terapia. Ci saranno elementi ispirati al genere cinematografico  -  L'esorcistaper primo  -  ma anche cose che prenderanno il pubblico di sorpresa".

Sembra strano vedere tanti demoni esplodere dalla testa di un uomo così bonario. "Personalmente sono un uomo dolce, ma penso che la mia vita sia così felice, tranquilla, e noiosa addirittura, che a livello creativo tiro fuori tutta la mia follia. Ma, non vi preoccupate, c'è anche una storia romantica dentro di me da qualche parte, e prima o poi uscirà fuori". Nel frattempo, aspetta con gioia la sua festa preferita dell'anno, Halloween. "Non mi maschero da quando avevo 14 anni, ma vado in giro con i miei figli per ore a raccogliere più dolcetti possibili da tutto il vicinato. Peccato che i miei figli non mi daranno mai la soddisfazione di travestirsi da zombie, si divertono un sacco a dirmi che odiano i walking dead".

http://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2014/10/22/news/walking_dead-98776512/

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