sabato 4 ottobre 2014

Massimo Ciancimino dice basta: “Il mio compito si è esaurito”

massimo ciancimino-Massimo Ciancimino- Buon giorno, il mio ruolo può dirsi concluso, io esco di scena,.
Adesso a riscrivere questa brutta pagina di storia tocca ad altri, non andrò al Quirinale, volevo farlo, far sapere che mentre la gente non arriva a fine mese, le procure non hanno i soldi per le comprare le carte per le fotocopie, esista chi ancora arroccato nel colle, un colle trasformatosi sempre più in un vero e proprio castello con cavalieri e giullari.
Un colle che non rinuncia alle sue " prerogative ", il cui inquilino  chiede di essere interrogato nelle proprie stanze, le stesse stanze da dove, – nonostante la Costituzione ne stabilisca il suo ruolo di arbitro imparziale – agisce indiscussamente da vero monarca assoluto.
 Immaginate cosa costerà spostare un intero processo per interrogare un teste chegià ha dichiarato di non sapere niente, ( in questo ha veramente battuto ogni record di arroganza neanche mio padre sarebbe arrivato a tanto ) una prerogativa anche quella?.
 Un teste che ha già usato tutta la sua forza per sollevare un conflitto di attribuzione di poteri tra lo Stato per il solo fine non fare ascoltare telefonate intercettate con un suo amico imputato in questo processo, negando di fatto un diritto sancito per ogni difesa.
 Un soggetto che ha negato ad un procuratore  la  nomina a capo di una delle procure più esposte in Italia quella di Palermo,  guarda caso la stessa che dovrà inteerogare il teste privilegiato.
 Intimando il  CSM , presieduto sempre da Sua Altezza ad aspettare, non avere fretta.
Un monarca che ha nominato nei posti chiave del CSM e della Corte Costituzionale soggetti di fiducia con un solo scopo: fermare questo processo.
Non potrei guardarlo in faccia, rischierei veramente grosso.
 Ricordate cosa accadde alla conferenza di Bush con il giornalista iracheno?
Dopo aver assistito al vergognoso interrogatori del caro De Mita, l'uomo del rinnovamento, non riesco ad andare oltre.
Da oggi sarò un semplice imputato, nessuno dovrà subire più le mie ‘patacche’ che però hanno condotto i magistrati palermitani ad interessarsi del Quirinale.
Troppe mancanze, troppi ancora i silenzi: questo processo non s’ha da fare.
Il messaggio del Capo dello Stato è ben chiaro e visibile a tutti.

Con l’augurio che Massimo Ciancimino torni sui suoi passi, Articolotre gli esprime appoggio e solidarietà

http://www.articolotre.com/2014/10/massimo-ciancimino-dice-basta-il-mio-compito-si-e-esaurito/

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