Capri, magnate russo si affitta Anacapri per la festa di compleanno. Fra vodka, tv, cultura, Pupo e i Ricchi e Poveri
Carlo Renda
Dmitry Arzhanov si è preso mezza Capri per qualche giorno. Con fuochi, luci, tanta vodka, “Mamma Maria” e “Gelato al cioccolato” per celebrare il suo quarantaduesimo compleanno con famiglia e amici. Anacapri è pronta a issare bandiera russa, con un piccolo ( o forse non tanto piccolo) risvolto politico, perché tutto avviene in un periodo di sanzioni dell’Europa contro Mosca, e in un clima da nuova Guerra fredda. E si conosce ora l'identità del russo tanto innamorato di Capri al punto da riservare per sé e i suoi amici la parte più affascinante ed esclusiva dell’isola.
CHI È IL MAGNATE RUSSO. Dmitry Aleksandrovich Arzhanov, nato il 14 agosto 1972 a Gorky. Per anni ha ricoperto un incarico di deputato nell'Assemblea regionale, ma è soprattutto un esperto manager del business energetico. Da agosto 2012 è direttore generale di Tns Energo Group, dopo alcuni anni trascorsi alla guida di Transneftservis. Fa parte inoltre del Cda di altre importanti aziende russe del settore energetico
Arzhanov ha fatto le cose in grande: dal 12 al 16 agosto, ha affittato quasi per intero le maggiori strutture di Anacapri, il paesino che dalla cima dell’isola si affaccia sulla Grotta Azzurra per festeggiare il compleanno. Cento invitati raggiungeranno l’isola con un transfer privato, con tre yacht a loro disposizione. Per l'alloggio ha riservato tutte le 72 camere e suite (alcune con giardino e piscina privata) del Capri Palace Hotel - un resort 5 stelle superlusso con una delle migliori Spa mediche al mondo. Avrà a sua disposizione anche i ristoranti, quello interno, L'Olivo, e (non in esclusiva) anche Il Riccio, dove si cena a livello della Grotta Azzurra. Per i bagni ha preso l’intero Lido del Faro, stabilimento balneare sopra le rocce di Punta Carena, unica bandiera blu dell’isola e unica spiaggia che gode del sole fino al tramonto.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA. La prima cena verrà servita al Ristorante 2 Stelle Michelin L’Olivo con intrattenimento musicale del soprano Nicole Renaud con la sua fisarmonica. La festa di gala, il 14 agosto, sul roof terrace dell’Hotel, non passerà inosservata. Si prepara uno spettacolo di luci e fuochi d'artificio, fiumi di vodka portata direttamente dalla Russia, ostriche e champagne, ma anche spumante Bellavista e pezzogne, ravioli capresi e vini campani. Ci sarà la sfilata CapriTouch e non mancheranno balli e musicisti d’eccezione, chiesti personalmente dal festeggiato: stanno per raggiungere l’isola Pupo e i Ricchi e Poveri, vere e proprie celebrità per il popolo russo, ormai ben più che in Italia. Tra gli altri interventi musicali, la posteggia napoletana di Marco Cantarella e la musica di piano bar della cantante Sara Grieco insieme al pianista Placido Frisone. A seguire disco con il dj superstar David Guetta e karaoke. Per Ferragosto, invece, è prevista una cena a bordo piscina con uno spettacolo di luci sull’acqua. Per festeggiare, il magnate russo ha previsto per i suoi ospiti anche alcune attività culturali (visita a Pompei, Ercolano e Capodimonte) e sportive, con una regata in barca a vela al largo dei Faraglioni, che sarà trasmessa da uno dei principali canali televisivi russi, Russia Today.
COME CAMBIA IL TURISMO DI CAPRI. Non è certo la prima volta che accade qualcosa di simile in location così affascinanti ed esclusive. D’altra parte c’è un turismo di superlusso che non conosce frontiere. Né geografiche, né tantomeno economiche. Capri è sempre Capri, la Piazzetta, i Faraglioni, la Grotta Azzurra non perdono il loro fascino. Ma il turismo sull’isola è cambiando completamente negli ultimi anni: la crescita vertiginosa dei costi ha reso l'isola ormai quasi off limits per gli italiani e si trascorre sempre meno tempo sull’isola. Sono finiti i tempi in cui clienti, spesso americani, si fermavano per mesi a trascorrere l’intera estate. La crisi a Capri non si sente, perché il rimedio è il turismo straniero, il turismo superlusso. L'isola è sempre più meta di ricconi di tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’India, dall’Inghilterra al Giappone, dal Medio Oriente alla Russia, che sempre più spesso quando ne hanno bisogno requisiscono le esigue strutture dell’isola per se stessi.
LA POSIZIONE DEL CAPRI PALACE."La Russia oggi rappresenta per il Capri Palace solo il 5% delle presenze, ma è possibile crescere fino al 10%, favorendo così una domanda maggiore nei mesi di aprile e maggio, periodi durante i quali - insieme ad agosto - più volentieri viaggiano i russi" spiega il general manager dell'hotel. "L'economia turistica dell'isola di Capri segna un incremento rispetto ai dati nazionali che invece sono di segno contrario, grazie al fatto che gli operatori capresi in questi anni non si sono limitati ad investire sui mercati tradizionali (Usa, Gran Bretagna e Italia), ma hanno diversificato dedicando attenzione a nuovi mercati come Brasile, Russia, Medio Oriente, Australia, Turchia - paesi che stanno segnando crescita economica a 2 cifre. Al Capri Palace non intendiamo rinunciare alla nostra politica di sviluppo verso i mercati più dinamici e pensiamo che la migliore selezione possibile si ottenga offrendo qualità di prodotto e servizio e arricchendo l'offerta con contenuti culturali. I nostri clienti sono viaggiatori sofisticati che non si accontentano del viaggio inteso come consumo, ma viaggiano perché desiderano scoprire e conoscere la bellezza del nostro paese, la qualità del nostro cibo e dei nostri vini, l'impareggiabile stile e l'insuperabile arte dell'ospitalità . In una parola, la nostra Cultura".
IL RISVOLTO POLITICO. C’è anche un tema politico dietro questo sfizio che si sta togliendo Arzhanov. Dopo le sanzioni imposte da Usa e Ue alla Russia, VladimirPutin ha risposto con un decreto per «limitare o bloccare» per un anno le importazioni di prodotti agricoli e alimentari dai Paesi che hanno agito contro Mosca per la sua posizione nella crisi ucraina. Un muro contro muro, una strategia autarchica russa che finisce per penalizzare tutti, tanto l’economia russa, quanto quella europea, molto anche quella italiana. Non certo le tasche del manager “caprese” per qualche giorno. Chissà, però, come prenderà Putin la notizia che un magnate russo sceglie Capri e non, ad esempio, Sochi per la sua festa extralusso. Non seguire la linea del presidente, in certi casi, in Russia non è una buona scelta.
http://www.huffingtonpost.it/2014/08/11/capri-russo-si-affitta-anacapri-per-compleanno_n_5667663.html
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