Pinelli sgomberato, Vittorio Emanule liberato
Dopo lo sgombero del teatro Pinelli di domenica mattina, gli ex occupanti hanno restituito alla città un altro luogo simbolo della morte della cultura. “Ucciso da decenni si devastazione e saccheggio operati dai poteri pubblici, il teatro Vittorio Emanule è di nuovo libero: vi aspettiamo!”, scrivono on line i promotori della nuova occupazione.
Di seguito, il documento della denuncia delle forze dell’ordine contro gli occupanti del Teatro Pinelli di Messina, sgomberato. Sono accusati di autocostruzione di un palco, attività culturali, accoglienza, autoformazione gratuita…
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Il teatro Pinelli di Messina è sotto sgombero dalle 7 di domenica 19. Nella “relata di notifica” si parla di reato di spettacoli non autorizzati, di invasione di una proprietà pubblica: “I militari hanno in particolare notato un consistente afflusso nei locali di numerosi giovani intenti a dialogare (…) e lo svolgimento nei suddetti locali di concerti e spettacoli previamente pubblicizzati su socialnetwork, sul sito www.teatropinellioccupato.it”.
In sintesi al Teatro Pinelli viene imputato: reato di autocostruzione di un palco (di due..), reato di autoformazione gratuita, reato di antimilitarismo, reato di auto recupero, reato di incremento dell’attività culturale cittadina, reato di costruzione di un’”identità” collettiva in una città in terremoto permanente, reato di antirazzismo, reato di favoreggiamento sfrattati, reato di accoglienza, reato di ospitalità.
L’autogoverno dei beni comuni fa paura a chi preferisce gli spazi abbandonati, dismessi, lasciati in mano alla malavita organizzata e alla speculazione edilizia.
È un caso che proprio stamani nel corso dell’operazione militare sia stata consegnata a un attivista del teatro la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale in occasione della manifestazione No Muos? Ed è un caso che tutto questo accada proprio in occasione dello sgombero della ex casa del portuale che sulla carta risulta essere di proprietà della Regione? Ed è ancora un caso che due degli attivisti a cui nei giorni scorsi è stata notificata la denuncia per occupazione delle antenne militari Muos siano tra i quattro denunciati per l’occupazione della ex casa del portuale? WQuattro denuncie: un giornalista, un video maker e due attivisti No Muos; più le sei persone che la scorsa notte hanno dormito in teatro.
La ex casa del portuale, nella zona della stazione marittima di Messina è stata protagonista del dibattito politico negli ultimi mesi: prima perché al centro di una area di beni dismessi del patrimonio comunale (ex mercato ittico, dogana, magazzini generali, ex silos) poi per il graffito di Blu, uno dei writers più famosi al mondo, opera di cui si è interessato anche l’assessorato alla cultura del comune di Messina e la soprintendenza, infine per le denuncie del commissario liquidatore della cooperativa, Placido Matasso, che gestiva fino al 2011 l’immobile, lasciato poi in totale stato di abbandono.
Numerosi cittadini, il circolo Arci Thomas Ankara, il movimento Cambiamo Messina dal basso e gli assessori Mantineo e Ialacqua e Cucinotta della giunta Accorinti si sono precipitati in sostegno degli attivisti. Dopo una assemblea cittadina si deciderà come procedere.
per il primo anno di Occupazione
(fonte http://www.facebook.com/TeatroPinelliOccupato)
http://comune-info.net/2014/01/32783/
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