http://www.fascioemartello.it/24140/le-farmastorie-pizzini-e-storie-di-una-farmacia-palermitana/
da Farmamaru
Introduzione, da oggi e per sempre su fascioemartello.it
Quando sei all’università costruisci giorno per giorno una opportunità lavorativa entusiasmante (nella tua acerba testolina). Poi ecco arrivata la laurea, il 110 e lode menzione e bacio in fronte. E via si cerca il lavoro: mai avrei immaginato di approdare subito in una farmacia di Palermo ed in una zona molto difficile e popolare.
Palazzoni e “munnizza” come panorama, prepotenza, ignoranza ma anche tanta genuina umanità. Quello che hai imparato a furia di 30 e 30 e lode è pomposa inutilità…nessuno ti ha mai insegnato a stare tra gente tanto diversa da quella che conosci!
Diventi “infermiera”, “signorina o signora?”, “senti” ed occasionalmente ” dottorè “. Parli con delinquenti in carriera, spacciatori e nullafacenti, gli dispensi buoni consigli mediante “pinnole” (mai compresse!!) di antibiotici come lo “zimocs” “l’antimentin” o tramite le bustine per il disturbo universale, “ochi”. “Attacchipirina” cintura nera per la “fevre” e “pacchi ri punture” e “sparatrap” per le cure quotidiane. “Boatte ri citrosodina” per l’ “acito” e “mustura pa tusse” non mancano mai sul bancone. Col traduttore italiano-palermitano, palermitano-italiano, prima afferri il desiderio di queste maschere prima ti “spirugghi” e prima “astuti il pc” e te ne vai a casa.
Guardi la pergamena con il tuo nome e pensi: “non ho imparato un cazzo!”.
Farmamaru
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