Ragazzi israeliani assassinati: la foto-vergogna che indigna il web
-Redazione- Polemiche feroci per una foto, pubblicata su Facebook da Samantha Comizzoli, attivista pro-palestinese di Ravenna che sostiene di “resistere” contro “i coloni sionisti” da Nablus, in Palestina.
Tre anni fa Comizzoli si era candidata come sindaco a Ravenna con una sua lista civica, "Ravenna punto e a capo".
La donna si è fatta fotografare davanti a un forno, facendo un gesto che in un primo momento nemmeno i suoi amici hanno compreso: una sorta di "OK" con la mano destra. C'era qualcosa di più, però.
Lo ha spiegato lei stessa, quel segno simboleggia un 3, e si riferisce ai tre ragazzi israeliani uccisi.
In pratica la "battuta" della Comizzoli è un riferimento ai forni utilizzati dai nazisti nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiali.
La foto ha fatto il giro del web, suscitando parecchia indignazione; come scrive Il Messaggero non è la prima volta che Samantha Comizzoli viene aspramente criticata:
“Anche Rosa Schiano, altra attivista palestinese che ha "raccolto l'eredità" di Vittorio Arrigoni, il reporter ucciso a Gaza nel 2011, ha discusso animatamente con la Comizzoli, tanto da bannarla dal suo profilo Facebook. In quell'occasione la ragione del litigio fu un'altra foto, molto cruenta, pubblicata dalla Comizzoli, che raffigurava un bambino morto a Gaza. Samantha sosteneva che il bimbo era stato ucciso da un bombardamento israeliano, mentre la Schiano la smentiva, specificando che invece il piccolo era morto «per un incidente interno». La Schiano ha così accusato la Comizzoli di fare «il gioco dell'occupazione». Poi la discussione è degenerata tanto da rovinare i rapporti fra le due attiviste. Ma Samantha, nonostante le critiche e gli insulti che le sono piovuti addosso, lungi dallo scusarsi, ha invece continuato a pubblicare foto con "il gesto del tre".
http://www.articolotre.com/2014/07/ragazzi-israeliani-assassinati-la-foto-vergogna-che-indigna-il-web/
Nessun commento:
Posta un commento