venerdì 1 novembre 2013

  • Dalle acque reflue una fonte “inesauribile” di idrogeno

    Fuel cell microbiche e osmosi inversa

    • I ricercatori della Penn State hanno dimostrano che il gas puro può efficacemente essere prodotto dalla materia organica che si riversa dai fiumi nel mare
    (Rinnovabili.it) – Saper trasformare un tradizionale rifiuto in una risorsa di prima qualità è una delle strategie sostenibili più allettanti per economia e società. Un concetto ben chiaro anche alla Pennsylvania State University, dove un gruppo di ricercatori sta studiando un modo per produrre idrogeno che non utilizzi l’elettricità, sia carbon neutral e che possa essere teoricamente sfruttato ovunque sia presente uno scarico di acque reflue. L’impresa ha già dato i primi frutti e come dimostra la pubblicazione sulla rivista scientifica Proceedings of National Academy of Sciences, il team è riuscito a realizzare una cella di elettrolisi microbica (MEC) adatta allo scopo. Questo tipo di fuel cell producono una corrente elettrica dalla decomposizione batterica dei composti organici e possono parzialmente invertire questo processo per produrre idrogeno o metano da materiale organico. Per farlo tuttavia molte MEC richiedono un input elettrico. Tuttavia, anziché ricorrere all’innesco energetico della rete Bruce E. Logan e Younggy Kim, due ricercatori dell’ateneo americano, hanno deciso di sperimentare l’elettrodialisi inversa o RED (reverse-electrodialysis). In altre parole gli scienziati hanno deciso di sfruttare la differenza tra l’acqua salmastra e acqua dolce per aggiungere l’energia necessaria all’innesco della cella, dimostrano che il gas idrogeno puro può efficacemente essere prodotto dalle forniture praticamente illimitate delle acque reflue riversate in mare.


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