sabato 30 novembre 2013

Epistola di un prete a un provocatore


Il missionario comboniano che ha ispirato molti dei movimenti non-violenti italiani degli ultimi anni scrive al sindaco di Messina, Renato Accorinti, protagonista di un gesto esemplare in occasione dello scorso 4 novembre
  padre alex zanotelli
Voglio ringraziare l’amico Alex Zanotelli per la sua lettera che pubblico qui integralmente. Grazie per le tue parole, la tua spiritualità, il tuo lavoro quotidiano. Renato Accorinti (dal profilo facebook)
di Alex Zanotelli
Carissimo Renato,
infinite grazie per questo tuo splendido gesto di sfida alla cultura di morte che ci viene propinata con questa parata militare per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale.
“Avete detto ai vostri ragazzi che la Prima Guerra mondiale si poteva evitare?- scriveva don Milani ai capellani militari della Toscana(1965). Che Giolitti aveva la certezza di poter ottenere gratis quello che poi fu ottenuto con 600.000 morti? Che la stragrande maggioranza della Camera era con lui (450 su 508).
Era dunque la Patria che li chiamava alle armi? E se anche li chiamava, non chiamava forse a un’ “inutile strage” (l’espressione non è di un vile obiettore di coscienza, ma di un Papa). Era nel ’22 ch bisognava difendere la Patria aggredita. Ma l’esercito non la difese. Stette ad aspettare gli ordini che non vennero. Se i suoi preti l’avessero educata a guidarsi con la coscienza invece che con l’Obbedienza ‘cieca, pronta, assoluta’, quanti mali sarebbero stati evitati alla Patria e al mondo. (50 milioni di morti)”.
Grazie , Sindaco, perché ti sei fatto interprete di questa gloriosa tradizione nonviolenta, così ben espressa, anche in Italia, da figure come don Milani, Capitini, padreTuroldo, donTonino Bello e tanti altri.
Grazie perché hai insegnato con quel tuo gesto il valore della protesta personale a un popolo italiano addormentato.
Grazie per aver richiamato tutti all’assurdità di una così colossale spesa militare in Italia che è ancora più alta di quanto affermi. Il SIPRI di Stoccolma calcola che nel 2012 il governo italiano ha investito in Difesa 26 miliardi di euro, mentre non riesce a trovare soldi per la scuola, per la sanità, per il terzo settore. E il popolo iataliano non si ribella a tali aberrazioni.
renato accorinti
Grazie, Sindaco, perché ti sei schierato contro la militarizzazione della tua terra:”La nostra isola rischia di diventare una portaerei del Mediterraneo: una base dalla quale far partire strumenti di morte e controllare con tecnologie satellitari i paesi stranieri.” Non possiamo infatti accettare né che Sigonella diventi la capitale mondiale dei droni né che Niscemi diventi con i MUOS il centro mondiale di comunicazioni militari.
Grazie,Renato, perché sia il tuo gesto che le tue parole hanno ridato nuova vita al movimento nonviolento italiano.
Spero di risentire la tua voce risuonare nell’Arena di Verona il 25 aprile 2014.


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