sabato 30 novembre 2013

In fondo a destra (c’è un’altra destra)

Tratto da Schegge taglienti”, rubrica di Carmillaonline (titolo originale “In fondo a destra”)
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di Alessandra Daniele
Il sistema politico italiano è diventato un mostro a dieci destre.
- La destra fascista di Storace e Casapound
- La destra fascistoide di Alemanno e Meloni
- La destra razzista della Lega
- La destra berlusconiana di Forza Italia
- La destra post-berlusconiana di Alfano e Cicchitto
- La destra vetero democristiana di Casini
- La destra padronale di Monti
- La destra neo democristiana di Letta
- La destra paninara di Renzi
- La destra populista di Grillo e Casaleggio
Sei di queste sono attualmente al governo tutte insieme. Nonostante le truffaldine etichette bipartisan, quello di Letta è uno dei governi più a destra della storia d’Italia, e si vede.
Le dimissioni della Cancellieri non farebbero molta differenza, sarebbe come asportare un cancro da un cancro.
A peggiorare la situazione rispetto ai precedenti, c’è il fatto che ormai pure l’opposizione sia monopolizzata dalle destre. Anche da quella parte le etichette sono diverse quanto i contenuti sono identici: via gli immigrati, viva gli imprenditori, si stava meglio quando si stava peggio, signora mia dove andremo a finire.
Alle ultime elezioni, finanche lo stesso schieramento cosiddetto di estrema sinistra è stato prima ammorbato da democristiani come Vendola, e poi dirottato e affondato da personaggi sostanzialmente di destra come Di Pietro e Ingroia.
Il peggio è che persino la cultura e l’immaginario di sinistra sono stati colonizzati e monopolizzati da archetipi e ideali della destra storica: ordine, legalità, meritocrazia, rispetto incondizionato per le istituzioni nazionali e internazionali, e per le alte autorità, politiche e religiose.
Il ”pantheon della sinistra” è stato riempito di papi e magistrati, e il pareggio di bilancio è stato inserito nella Costituzione, mentre qualsiasi manifestazione di dissenso, compreso il semplice fischiare ad un comizio, viene sistematicamente bollata come terrorismo, se non addirittura fascismo. Il bue che dà del cornuto all’asino.
Sia causa che effetto del rovinoso tracollo dell’Italia, l’egemonia culturale della destra ha raggiunto proporzioni totalitarie.
In una delle scene più iconiche di The Blues Brothers, la bluesmobile di Jake ed Elwood incontra sulla sua strada un comizio dei nazisti dell’Illinois, presidiato dalla polizia che trattiene a stento una folla inferocita di contestatori. Jake (Belushi) commenta ”io li odio i nazisti dell’Illinois”, Elwood (Aykroid) accelera, e li butta nel fiume.
Tutti gli attuali leaders politici italiani, a cominciare da quelli di presunta sinistra, nonché tutti gli organi di informazione mainstream, oggi condannerebbero duramente non solo i fratelli Blues, ma anche la folla di contestatori. In nome del sacralizzato rispetto dell’ordine pubblico, e delle opinioni altrui. Purché siano di destra.

Tratto da “Schegge taglienti”, rubrica di Carmillaonline (titolo originale “In fondo a destra”)

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