sabato 30 novembre 2013

Cambiamo Milano. Facciamo l’orto


i sono incontrati e hanno detto: creiamo iniziative che smuovano la coscienza comune del quartiere. Si sono ritrovati prima a vendere piante, semi e cassette di frutta e verdura colorate in cambio di un’offerta libera. Poi, grazie a quella raccolta, a pulire un pezzo di verde e a promuovere un’azione di guerrilla gardening. Soltanto dopo, hanno perso un po’ di tempo per parlare con quelli del Comune e per farsi assegnare la cura di alcune aiuole. Intanto pensano all’istallazione di una fontana, alla risistemazione delle panchine e alla creazione di alcuni giochi per bambini. Accade a Milano
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di Sara Schiaffino
Stiamo parlando di Via Padova, una lunga via di Milano che parte da Piazzale Loreto e si estende fino a Crescenzago, famosa nell’immaginario dei Milanesi per i suoi negozi e locali multietnici, il traffico frenetico, le macchine parcheggiate in doppia fila, ma anche per due grandi parchi cittadini come il Parco Trotter ed il Parco della Martesana che insieme al Naviglio che corre a poca distanza dalla via sono gli ultimi frammenti di natura, in un’area ormai completamente assorbita dalla città. Un’area con grandi potenzialità urbane e sociali, che negli ultimi anni è stata abbandonata ad un lento degrado, tanto da essere considerata un luogo poco sicuro dai Milanesi che non la abitano.
Ma alcuni cittadini a questa via sono affezionati perché ci vivono o perché ci sono nati e ne conoscono bene le potenzialità. Per questo, da circa un anno, hanno iniziato a riunirsi per creare iniziative che smuovano la coscienza comune del quartiere, cercando di ricreare un forte senso di appartenenza che a causa dei divari culturali tra abitanti è andato pian piano perdendosi.
Alcuni residenti in Via Padova hanno iniziato ad interessarsi ai temi della progettazione partecipata prendendo parte alle riunioni dei Comitati X Milano un’organizzazione che propone incontri e iniziative per incrementare e favorire il coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali relativi alla città, a livello di quartiere e non. Grazie a questa ampia iniziativa, molti cittadini con tanta voglia di fare, sono riusciti a riunirsi creando molti comitati locali, tra cui quello di Via Padova.

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La nascita del progetto “Via Padova Semina Via Padova”
Durante gli incontri il comitato ha cercato di fissare alcuni punti cardine per far sì che le molte idee portate dai cittadini partecipanti alle riunioni potessero essere in qualche modo realizzate. Tali punti sono nati dalle problematiche intrinseche di via Padova, le problematiche che questi abitanti conoscono bene perché fanno parte della quotidianità di un quartiere ormai privo di un autentico senso di appartenenza, dove il degrado fisico degli edifici e delle strade è superato dal degrado sociale di una parte di città che non è in grado di fornire momenti e luoghi di incontro ai propri cittadini a causa dell’elevata segregazione etnica che sviluppatasi durante gli anni, ed il crescente senso di insicurezza di molti abitanti.
Considerando quanto possa essere complesso per dei semplici cittadini intervenire realmente sulle dinamiche di un intero quartiere, l’idea più sensata è risultata quella di proporre dei piccoli interventi urbani in grado di attirare l’attenzione degli abitanti e di creare un autentico momento di collaborazione.
A questo proposito sono state prese in considerazione varie aree problematiche della zona Via Padova per stabilire quale iniziativa proporre come punto di partenza in grado di manifestare chiaramente gli intenti principali di questo gruppo di cittadini e di accrescere la partecipazione.
Dall’analisi, il fulcro ideale dal quale partire è risultato il parco di Via Mosso: un piccolo ambito di verde urbano che affaccia direttamente sulla via principale, molto frequentato sia da cittadini italiani che stranieri. Le piccole dimensioni lo rendono facilmente gestibile anche da un piccolo numero di partecipanti e garantiscono che i  cambiamenti risultino ben visibili, nonostante si tratti di interventi di piccola entità.
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Inoltre un progetto Comunale proposto dal sindaco Pisapia in collaborazione con la fondazione Cariplo, prevede la riqualificazione del più ampio e conosciuto parco Trotter adiacente ai giardini di Via Mosso, che una volta ultimati i lavori saranno il punto di accesso da Via Padova al nuovo parco cittadino.
Per tutte queste ragioni il piccolo comitato ha indirizzato le proprie energie su questo spazio verde, ed è nato il progetto Via Padova Semina Via PadovaIl primo passo concreto è stata una raccolta fondi svoltasi durante la Festa di Via Padova, tenutasi questa primavera, all’interno della quale gli abitanti del quartiere partecipanti all’iniziativa hanno venduto piante, semi e cassette di frutta e verdura colorate in cambio di un’offerta libera. Grazie a questa raccolta è seguita l’innovativa iniziativa di guerrilla gardening, che ha avuto luogo questo giugno 2013, durante due giornate di sole. I partecipanti, armati di vanghe e rastrelli si sono appropriati di alcune aiuole molto degradate del parco di Via Mosso, e dopo aver ripulito il terreno da rifiuti ed erbacce, hanno creato dei piccoliorti urbani, aiutati da alcuni passanti che si sono interessati all’iniziativa.
Nei mesi a seguire le piante sono state continuamente annaffiate e curate dagli abitanti che alla fine hanno raccolto zucche, pomodori,  broccoli e zucchine! Successivamente è stato deciso di segnalare l’area in occasione della manifestazione Puliamo il Mondo di Legambiente, che si è svolta a fine settembre 2013, ed i partecipanti, muniti dei kit forniti dall’associazione, hanno passato una giornata a ripulire il parco e l’intera via circostante dai rifiuti.
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Presentazione del progetto in Comune

Visto l’interesse dimostrato da molti a livello locale per queste piccole iniziative, il  Comitato ha deciso di presentare un vero e proprio progetto al Comune di Milano poche settimane fa; non soltanto è stato approvato con entusiasmo, ma ha suscitato un grande interesse in quanto si tratta dell’unico esempio di realtà attiva simile, presente attualmente nel Comune di Milano.
Il progetto prevede l’adozione dei quattro cassoni/aiuola del parco da parte dei cittadini, che si occuperanno di piantumarli con alberi a medio fusto e diverse piante da fiore a partire dalla prossima primavera. Il tutto sarà seguito da una seconda fase in cui il comitato proporrà l’istallazione di una fontana, l’adozione delle restanti aiuole degradate del parco, la risistemazione delle sedute già presenti e il rivestimento dei cassoni in calcestruzzo con pannelli in legno, e la creazione di alcuni giochi per bambini.
L’unico ostacolo reale riguarda i fondi con cui realizzare questi interventi; il Comune di Milano fornisce il proprio benestare e garantisce il proprio interesse, ma in questo periodo le amministrazioni non hanno denaro da destinare a tali iniziative, quindi sta ai cittadini trovare il modo di raccoglierne a sufficienza per proseguire su questa strada. Di conseguenza il prossimo passo del Comitato di Via Padova riguarderà la raccolta di fondi e la ricerca di qualche sponsor locale interessato al futuro del quartiere da coinvolgere nell’iniziativa.
Si tratta di piccole iniziative, ovviamente, ma che seguono la giusta direzione semplicemente grazie all’interesse di pochi comuni cittadini che per fare ciò hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie idee. Cose alla portata di tutti, potremmo dire, che ci auguriamo diventino sempre più comuni.


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