domenica 2 giugno 2013

EVASIONE FISCALE INDAGATA LA FAMIGLIA BRACHETTI PERETTI (GRUPPO API)


adg brachetti peretti
Secondo gli accertamenti della Guardia diFinanza tra il 2000 e il 2009 sarebbero state svolte una serie di operazioni straordinarie avrebbero permesso di ottenere “indebiti vantaggi fiscali” per la holding che fa capo alla famiglia Brachetti Peretti, fra i “big” del petrolio in Italia. E spuntano anche due società di comodo in Lussemburgo e alle Bermuda
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria del  Comando Provinciale di Roma hanno notificato venticinque avvisi di conclusione delle indagini, emessi dalla Procura della Repubblica della Capitale nei confronti di amministratori e dirigenti del Gruppo Api-Ip, operante nella commercializzazione di idrocarburi e facente capo alla famiglia Brachetti Peretti. Per tutti l’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. Secondo le accuse, dalla dichiarazione dei redditi per il 2009 mancherebbero le indicazioni circa i dividendi provenienti da una società controllata, ammontanti ad oltre 21 milioni di euro.
Ugo Brachetti Peretti, uno degli indagati, è membro della giunta dell’ Unione Petrolifera Italiana che adotta anche un Codice Etico, che prevede  che “ associata, il cui titolare o legale rappresentante  venga assoggettato a procedimento giudiziario per fatti rilevanti  inerenti all’attività svolta dall’Azienda stessa, potrà essere sospesa con deliberazione presa dalla Giunta, sentita l’Azienda interessata,  fino a quando il procedimento non si concluda con sentenza passata in giudicato. Lo applicheranno ? Ne dubitiamo…
Per tutti l’accusa è di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, avendo omesso l’indicazione, nella dichiarazione dei redditi per il 2009, di dividendi provenienti da una  società controllata, ammontanti ad oltre 21 milioni di euro. 
In base alle disposizioni del Testo Unico delle imposte sui redditi, tali redditi di capitale avrebbero dovuto concorrere, nella misura del 5% (pari ad oltre un milione di euro) alla determinazione, per il 2009, della base imponibile ai fini dell’Ires (Imposta sul reddito delle società) della società capogruppo.
ADG guardia_di_finanza
Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, scattate durante una verifica fiscale, “hanno disvelato – scrive la Guardia di Finanza in un comunicato stampa – l’esistenza di un ingegnoso e articolato sistema evasivo, perpetrato grazie ad una serie di operazioni straordinarie, avvenute tra il 2000 ed il 2009 (acquisizione di partecipazioni sociali, finanziamenti infragruppo, distribuzione di dividendi ‘ad orologeria’, scissioni, fusioni), preordinate all’ottenimento di indebiti vantaggi fiscali“.
Inoltre, dagli accertamenti svolti, è anche emersa “l’interposizione, nelle transazioni commerciali, di due società, una lussemburghese e l’altra con sede nelle Isole Bermuda, sempre allo scopo di realizzare uno spostamento di materia imponibile da Stati a elevata fiscalità verso territori caratterizzati da una minore pressione fiscale“.

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