giovedì 16 maggio 2013


Mauro Talini, il ciclista con il diabete
morto in Messico travolto da un tir

Quaranta anni, di Massarosa (Lucca) stava pedalando in solitaria nel continente americano, dalla Terra del Fuoco all'Alaska. Era partito il 1 gennaio. "La malattia non è un limite", ripeteva. Aveva attraversato in bici tutta l'Europa


"Un dolore grandissimo - ha dichiarato il sindaco di Massarosa, Franco Mungai. Mauro  era e rimarrà sempre un esempio di  tenacia, fede e  altruismo  per tutti noi . Non ci sono parole per descrivere quello che  questa notizia ha provocato nei nostri cuori. La sola consolazione è che Mauro sia  morto realizzando i suoi nobili ideali di aiutare i bambini bisognosi e  di trasmettere il messaggio che il diabete non è un limite".

Le sue ultime parole, affidate al blog sono state: "Holà,dove eravamo rimasti ieri? Che ripartivo, con la sorpresa che il vento mattiniero è scomparso. Bellissimo! Il dormire in tenda ha i suoi pro e contro, uno è che le glicemie sono ottime... Non potendo avere abbondanza, mangio il giusto razionando... Fiscalissimo in tutto. La fame c'è ma prevale lo spirito di sopravvivenza... Il superfluo se ne va! E' proprio vero, l'essere umano nell'abbondanza si confonde. Da un paio di giorni è ancora cambiata l'ora, quindi adesso sono a -9 ore dall'Italia. A me non cambia molto questo cambio, vado con l'orologio dell'alba e del tramonto. In questo momento sono a Santa Ana, buona pedalata e chissà che il vento diventi il mio alleato per superare il Desierto de Altar... Prime ore contro, da circa un'ora quasi del tutto favorevole. Ciao hasta luego"

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