mercoledì 29 maggio 2013

Ilva verso commissariamento. Governo, caso intricato

Sopralluogo a Taranto, chiusura indagini forse entro meta' giugno: Bonanni: prendere iniziativa. Cofferati: serve intervento temporaneo Stato


Ilva, combo immagini stabilimento e logo Ilva, combo immagini stabilimento e logo

Trovare una soluzione per l'Ilva che possa garantire la continuità produttiva ed il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute, andando avanti con l'attuazione piena delle prescrizioni previste dall'Aia (Autorizzazione integrata ambientale): è questo l'imperativo su cui si sta muovendo il governo, che valuta le strade percorribili per il commissariamento. Dopo una giornata di confronti a Palazzo Chigi, dalla sede del governo spiegano che é "questione intricatissima" a cui l'esecutivo sta dedicando "la massima attenzione" e su cui "non c'é ancora nessuna decisione". Una soluzione potrebbe arrivare domani e, a quanto si apprende da fonti parlamentari, il governo potrebbe optare per un decreto. Perché è altrettanto "decisivo" evitare la chiusura dell'impianto di Taranto, con ripercussioni su 40 mila lavoratori nel Paese e sull'intero settore siderurgico.
Dopo il tavolo al ministero dello Sviluppo economico, oggi il vertice si è spostato a Palazzo Chigi, dove il premier Enrico Letta insieme al vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano ed ai ministri dello Sviluppo e dell'Ambiente, Flavio Zanonato e Andrea Orlando, stamattina ha incontrato il presidente e l'amministratore delegato dimissionari dell'azienda, Bruno Ferrante ed Enrico Bondi (dimissioni che avranno effetto dall'assemblea dei soci, convocata il 5 giugno). Decisione annunciata dal Cda dopo il sequestro disposto dalla magistratura di Taranto per 8,1 miliardi nei confronti della Riva Fire, la capogruppo della famiglia Riva. A rischio, come ha avvertito la stessa società, c'é la continuità aziendale e dunque il futuro di 40 mila persone: 20 mila dipendenti diretti in Italia e almeno altrettanti nell'indotto.

(ANSA)

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