Google porta il wi-fi in Africa e Asia
Con l'aiuto dei dirigibili. Attenzione colossi tecnologia a mercati emergenti
ROMA - I colossi della tecnologia guardano sempre di più ai mercati emergenti. Dopo gli smartphone e i tablet low-cost lanciati appositamente per alcuni paesi, l'interesse è puntato sulle infrastrutture. Un'idea molto originale arriva da Google, che vuole portare il wi-fi in Africa e Asia con l'aiuto dei dirigibili. Puntando così ad un potenziale nuovo pubblico di milioni di utenti. L'azienda di Mountain View è già impegnata negli Stati Uniti nel progetto 'Fiber' grazie al quale sta portando in alcune città campione la banda ultra-larga (ha iniziato con Kansas City nel 2012 e di recente ha coinvolto anche Austin in Texas). Stando a quanto ha riportato nei giorni scorsi il Wall Street Journal, Big G si starebbe alleando con le autorità locali dell'Africa sub-Sahariana e del sud-est asiatico per aiutare a finanziare, costruire e gestire reti wireless con l'aiuto di palloni aerostatici. L'azienda dovrebbe sfruttare un network sospeso a mezz'aria, senza necessità di impianti e cavi, collegato ad una rete di smartphone Android a basso costo basati su microprocessori a basso consumo. Per riuscire a diffondere il segnale ancora più lontano, tuttavia, sarebbe necessario sfruttare le frequenze tv.
Un'altra possibilità presa in considerazione per la riuscita del progetto è l'uso dei satelliti. Secondo Wired.com, Google starebbe discutendo con le autorità dei paesi coinvolti e sembra che alcune sperimentazioni siano già in corso a Cape Town, in Sud Africa. E, stando ad alcune fonti citate dal Wall Street Journal, le reti saranno disponibili per chi vive fuori dalle grandi città e che al momento non ha collegamenti wireless, ma potranno essere usate anche per migliorare la velocità di Internet nei centri urbani. La stessa testata ha anche interpellato un portavoce della società californiana che non ha però voluto commentare. Il progetto ha sicuramente il merito di aiutare a colmare il digital divide tra i paesi emergenti e quelli più industrializzati (e non sarebbe male anche in Italia dove il wi-fi è raro), ma porterà sicuramente milioni di nuovi utenti ai servizi di Google. Perché aiutare a connettere più persone al web, vuol dire farle anche approcciare ai servizi di ricerca su Internet come il motore di ricerca Google, di video come YouTube e app store come il Google Play. Tutti servizi che il colosso di Mountain View ha nel suo carnet.
(ANSA)
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