Telefonia: stop alle autoricariche. L'ultima a resistere è Vodafone, con il suo piano Ricaricami: «Per ogni minuto di chiamate ricevute in Italia dai numeri di altri Operatori mobili o dai numeri di Rete Fissa riceverai 5 cent – recita l'offerta – Potrai accumulare fino a 30 euro di ricarica omaggio ogni mese. Possono attivare l'opzione i clienti Vodafone con Piani Ricaricabili». Ma gli altri operatori hanno già abbandonato del tutto (o stanno per farlo) i servizi di autoricarica. Il 2012 sarà dunque ricordato nel mondo della telefonia mobile come l'anno della fine di questi bonus, che ormai da anni consentivano di telefonare gratis ricevendo chiamate o SMS da altri utenti che utilizzavano operatori telefonici diversi.
Un servizio che aveva fatto la fortuna di carrier come 3 Italia, che ha però deciso di mandare in soffitta la sua 3 Autoricarica già a dicembre 2011, dando tempo ai propri utenti fino al 30 giugno prossimo per esaurire l'utilizzo dei bonus già accumulati. All'inizio di quest'anno hanno seguito la stessa strada anche Tim e Wind, che hanno infatti bloccato rispettivamente le loro TiRicarica e PienoWind, anche se i crediti accumulati si potranno spendere fino al 31 marzo.
Il motivo di questo cambio di direzione sta in una recente delibera dell'AgCom, il Garante delle Telecomunicazioni, che ha stabilito l'adeguamento alla normativa europea e la conseguente riduzione delle tariffe di terminazione (in vista di una loro totale eliminazione). Si tratta del termine tecnico con cui viene definito il "gettone" pagato dall'operatore del chiamante all'operatore del chiamato. Da luglio 2012 questa cifra passerà dagli attuali 5,30 centesimi al minuto a 2,50 centesimi per Tim, Vodafone e Wind a 3,50 centesimi per 3.
In pratica, meno denaro incassato dalle chiamate ricevute da altri operatori e dunque meno ricavi da suddividere tra carrier e cliente con la famosa autoricarica. Apparterranno dunque al passato gli ingegnosi giochini ideati dagli utenti e resi famosi dai forum specializzati, che consentivano di pompare i loro crediti bonus attraverso chiamate incrociate tra sim di vari operatori. Una pratica divenuta talmente diffusa da costringere 3 Italia a inserire delle clausole nei propri contratti per disattivare legalmente gli abbonamenti di chi se ne approfittava. Anche nella telefonia tutto muta e si evolve ma mai a vantaggio degli utenti.
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