mercoledì 15 febbraio 2012
Politica: Monti da primo ministro al Quirinale?
La nuova carriera doi Mario Monti sembra non conoscere frenate anzi, l'ascesa sembra inarrestabile.
Una fonte ai massimi livelli del Popolo della Libertà e storicamente vicinissima a Silvio Berlusconi rivela ad Affaritaliani.it l'intenzione del Cavaliere di candidare l'attuale premier al Quirinale nel 2013. Si tratta di una decisione già presa e sulla quale c'è l'ok incondizionato e ufficiale del Terzo Polo, Casini in testa. Non solo. La scelta di portare Monti al Colle sarebbe gradita anche al Partito Democratico. Superata l'incertezza di D'Alema che avrebbe preferito un secondo mandato di Napolitano.
Non solo. La scelta di portare Monti al Colle sarebbe gradita anche al Partito Democratico. Formalmente Bersani non è stato ancora sondato da Gianni Letta - plenipotenziario di Berlusconi per queste trattative istituzionali, ma emissari del Pdl avrebbero già incontrato esponenti di primo piano del Pd ottenendo un sostanziale via libera del principale partito di opposizione.
L'idea originaria dei Democratici, in particolare di D'Alema, era quella di riconfermare Napolitano. Ma, vista l'età del capo dello Stato - seppur in ottima salute - e considerando che mai nella storia della Repubblica c'è stato un secondo mandato, Bersani si sarebbe convinto dell'opportunità di appoggiare Monti per la carica di Presidente. La scelta di Berlusconi segna anche la rottura definitiva del Pdl con Umberto Bossi e con la Lega Nord. Il Carroccio, infatti, sarebbe stato informato delle intenzioni del Cav e con lo stesso Senatùr in persona avrebbe chiuso la porta a ogni ipotesi di dialogo. Dal canto, Monti, parlando agli europarlamentari italiani prima dell'audizione in seduta plenaria a Strasburgo, ha affernato: "La politica è un mestiere che non avrò il tempo di imparare". Il premier ha sottolineato che il suo ruolo è a termine. Appunto, il ruolo politico è a termine. Perché poi ci sarà quello istituzionale.
"Leggo su Affaritaliani.it questa notizia sul patto segreto Berlusconi-Casini-Pd per Monti presidente della Repubblica e mi pare assoltamente plausibile. Credo che un'ipotesi di accordo in questo senso sia stata trovata già all'origine, ovvero al momento della nomina di Monti premier. Credo inoltre che ci sia un buon 50% di paura di ritrovarselo candidato in politica, sapendo che scalzerebbe il sistema dei partiti. Quindi meglio mandarlo al Quirinale" (Massimo Donadi IDV).
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