A Roma i tedeschi cercavano la “ragazza con il cappotto rosso”.
L’avevano vista girare troppe volte e con troppi uomini diversi e sempre con una valigia in mano. Sempre la stessa persona.
Rossana Banti, partigiana, usava il trucco della “coppietta” per trasportare esplosivi. Si accompagnava con uomini diversi per non dare nell’occhio, al fine di portare ordigni o materiale esplosivo ai vari comandi partigiani. Inizialmente le avevano proposto solo materiale di propaganda, ma lei voleva fare di più.
Non la presero mai. Rimase un intero mese tappata in casa, quando le cose si misero male. Ma non la presero.
A "prenderla" invece furono gli inglesi, arrivati a Roma dopo la liberazione. Si trovarono di fronte questa ragazza e decisero di fare una cosa unica: l’arruolarono nelle forze speciali. Rossana divenne anche paracadutista.
Contribuì alla liberazione d’Italia, diede il suo enorme contributo alla Resistenza, ricevendo anche tre medaglie al merito dal governo inglese. Per poi fare la giornalista in tempo di pace, sia per la Rai che per la BBC.
Si spegneva in questo giorno tre anni fa Rossana, una delle ultime partigiane d’Italia, aveva 96 anni.
A lei, il ricordo di tutti.
Leonardo Cecchi
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