sabato 19 ottobre 2024

Stan Hansen

 


Tra i più grandi "gaijin" (ovvero gli stranieri in patria, intendendo per patria il Giappone) di sempre nella storia della NJPW vanno annoverati Hulk Hogan, André the Giant e questo uomo qui a cui stringe la mano, Stan "The Lariat" Hansen.


Ma a differenza degli altri due citati, spesso apprezzati dai colleghi nel backstage, Hansen era veramente un tipo complicato con cui avere a che fare.


Sul ring era sempre la stessa storia: Hansen colpiva come un martello i suoi avversari, spesso infortunandoli o comunque provocando loro serio dolore. La scusa più eclatante di questo atteggiamento era che il popolo giapponese non sarebbe cascato facilmente nell'illusione di un match predeterminato se i colpi non venivano portati ad effetto.


Ma la verità era purtroppo un'altra: Stan non ci vedeva.


La sua ridotta visibilità (testimoniata anche da numerose foto e racconti che lo vedono sfoggiare un paio di occhiali con lenti spessissime) lo rendeva incapace di eseguire mosse al millimetro, e quindi avrebbe platealmente mancato l'avversario durante i loro scambi sul quadrato. Invece, colpendo con tutta la forza, non rischiava di incappare in errori, ma così facendo era estremamente odiato dai colleghi che mal volentieri accettavano di lavorare con lui (chiedete a Big Van Vader, non certo una mammoletta, ed al suo occhio uscito fuori dall'orbita...).


Non solo, l'ex campione di coppia WWF e stella della WCW "The Z Man" Tom Zenk affermò che Hansen era anche una persona difficile con cui affrontare un tour, per il suo continuo lamentarsi ed incaponirsi su ogni decisione, qualora non combaciasse con la sua. Del resto, Hansen si permetteva questo e altro in virtù del suo status di wrestler molto famoso e molto amato dal pubblico nipponico.


Ma lo stesso Zenk racconta come durante un tour in Giappone le cose assunsero una piega decisamente diversa.


E per piega, intendo quella del braccio.


Il suo amico e collega Dan Kroffat (wrestler famoso nel territorio della Stampede Wrestling canadese, dove ebbe il merito per primo di inventare il ladder match), stanco sia del modo brutale di Hansen sul ring che del suo odioso carattere, decise di applicare una dolorosissima armbar, piegando il braccio di Hansen all'inverosimile e costringendo il gigantesco texano ad urlare dal dolore e chiedere a Kroffat di smetterla!


Il resto del tour - ca va sans dire - continuò nella più calma serenità, e Hansen lavorò egregiamente con i colleghi, stando attento a quel che diceva dietro le quinte.


Aveva avuto un assaggio - amaro - della sua stessa medicina!


Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo 


#StanHansen #DanKroffatt #TomZenk #NJPW #puroresu #wrestling #maestrozamo

Facebook 

Nessun commento:

Posta un commento