"Senza l’Islam, l’Impero franco probabilmente non sarebbe mai esistito e, Carlo Magno, senza Maometto, sarebbe inconcepibile."
Henri Pirenne,”Maometto e Carlomagno”
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In questo libro Henri Pirenne, uno dei più grandi storici medievalisti del XX secolo, riassume la sua tesi rivoluzionaria sulla nascita del Medioevo.
La tesi di Pirenne consiste nell’affermare che il vero inizio del Medioevo non fu la caduta dell’Impero romano d’Occidente nel V secolo, ma l’espansione islamica nel VII secolo, che interruppe i legami economici e culturali tra l’Europa e il Mediterraneo. Secondo Pirenne, infatti, le invasioni barbariche non avevano distrutto la civiltà romana, ma l’avevano solo trasformata, mantenendo in vita il sistema monetario, il commercio, l’arte, la letteratura e il diritto romani. I barbari, inoltre, si erano convertiti al cristianesimo e avevano accettato l’autorità dell’imperatore romano d’Oriente, che continuava a regnare da Costantinopoli. L’Europa, dunque, era ancora parte integrante del mondo romano e mediterraneo.
Tutto cambiò con l’avvento dell’Islam, che conquistò in pochi decenni le province romane d’Oriente, il Nordafrica, la Spagna e parte della Francia. Questa espansione, secondo Pirenne, ebbe effetti devastanti sull’Europa, che si trovò isolata dal resto del mondo e tagliata fuori dai commerci. L’Europa entrò in una fase di impoverimento e di decadenza, in cui scomparve la moneta, il commercio, l’arte, la letteratura e il diritto romano. L’Europa si trasformò in una società agraria e feudale, basata su una gerarchia di signori e vassalli, che si alleavano con la Chiesa di Roma per contrastare la minaccia islamica. In questo contesto, nacque l’Impero franco, che sotto Carlo Magno raggiunse il suo apice, riunendo gran parte dell’Europa occidentale e tentando di restaurare l’antico impero romano. Per Pirenne, dunque, l’Islam fu il fattore determinante per la formazione dell’Europa medievale e dell’Impero franco, e senza Maometto, Carlo Magno sarebbe stato inconcepibile.
La tesi di Pirenne ha avuto un grande impatto sulla storiografia e ha suscitato molte discussioni e critiche. Moltissimi storici hanno riconosciuto il valore della sua analisi e hanno cercato di integrarla con nuove evidenze e prospettive, mostrando la complessità e la diversità delle situazioni storiche e geografiche. La citazione di Pirenne, quindi, è uno stimolo a riflettere sulla storia europea e sul rapporto tra Islam e Cristianesimo.
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