Secondo Plutarco, l'assassinio del militare e politico ateniese Alcibiade si consumò mentre l’uomo - che viveva con l’amata Timandra - si stava preparando per raggiungere la corte persiana. La sua casa fu circondata e incendiata ed egli, non vedendo alcuna possibilità di fuga, affrontò i suoi assassini, trovando però la morte. L’epilogo della vicenda viene raffigurato da Michele De Napoli, nato a Terlizzi il 25 aprile 1808, in questo olio su tela del 1839, conservato a Napoli, nel Museo Nazionale di Capodimonte. Dal 1837 il pittore era stato ammesso all'Esposizione biennale con il dipinto Alessandro e il suo medico Filippo - che gli valse la grande medaglia d'argento. Due anni dopo espose “La morte di Alcibiade” - premiato con la piccola medaglia d'oro - e acquistato dalla casa reale. Il quadro gli meritò la protezione dei marchesi Forcella, che ottennero di farlo studiare a Roma, a palazzo Farnese.
ROMA PULCHRA DEA
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