Meccanica Quantistica Moderna è uno dei capolavori scritti da Jun John Sakurai, eminente fisico delle particelle elementari.
Nato a Tokyo nel 1933, si trasferì negli Stati Uniti nel 1949, quando frequentava ancora le scuole superiori. Studiò fisica ad Harvard e a Cornell. Quando era ancora studente di dottorato, titolo che acquisì nel 1958, propose quella che oggi è nota come la teoria V-A delle interazioni deboli, indipendentemente da Richard Feynman, Murray Gell-Mann, Robert Marshak e George Sudarshan. Nel 1960, sulla rivista Annals of Physics, pubblicò quello che è considerato il suo lavoro più importante, “Teoria delle interazioni forti”, articolo “profetico” che rappresentò il primo serio tentativo di costruire una teoria delle interazioni forti basata sull’invarianza di gauge abeliana e non-abeliana (Yang-Mills).
Dopo una parentesi all’Università di Chicago durata fino al 1970, Sakurai si stabilì a Los Angeles all’Università della California, dove rimase fino al giorno della sua scomparsa avvenuta improvvisamente il 1° novembre del 1982 mentre era in visita al CERN di Ginevra.
Sakurai era sempre un ospite molto gradito al CERN (come testimonia John Bell) perché “era uno dei pochi teorici ad interessarsi ai dati sperimentali ancor più che al gioco teorico stesso”. Pensava, inoltre, che la maggior parte dell’insegnamento della fisica teorica fosse troppo restrittiva e distaccata dalle applicazioni pratiche e commentava dicendo che “vediamo numerosi teorici specializzati, ma non acculturati, che sono a conoscenza del formalismo LSZ degli operatori di campo di Heisenberg, ma non sanno perché un atomo, eccitato, emana radiazioni, oppure non conoscono la derivazione quantomeccanica della lege di Rayleigh che spiega perché il cielo è azzurro”.
Autore di libri di testo di primo ordine, come “Principi di invarianza e particelle elementari” e “Meccanica quantistica avanzata”, dei quali il più popolare e conosciuto è, probabilmente, Meccanica Quantistica Moderna. Per la sua improvvisa scomparsa questo libro rimase incompiuto (erano stati completati soltanto i primi tre capitoli) e fu ultimato grazie all’aiuto di Noriko Sakurai e del suo collega San Fu Tuan.
A lui è intitolato il Premio Sakurai per i fisici teorici assegnato dall'American Physical Society.
Storie Scientifiche
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