Quando è stata letta la sentenza che li ha condannato all’ergastolo, i gemelli Bianchi hanno pure avuto il coraggio di urlare e protestare.
Con loro - non va mai dimenticato - sono stati condannati anche Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. Il primo ha preso ventuno anni di carcere, il secondo ventitré. I pm avevano chiesto l’ergastolo per i Bianchi e 24 anni agli altri due.
I quattro assassini hanno sempre negato l’evidenza. Ma le testimonianze in merito sono tante. E sono tremende. E sono inequivocabili.
Willy Monteiro Duarte è intervenuto per fermare l’aggressione che stava subendo un amico. A quel punto lo hanno massacrato.
Cito Today: “Secondo la ricostruzione fatta dall'accusa, i fratelli Bianchi - esperti dell'arte marziale Mma - picchiarono per 50 lunghissimi secondi con colpi a ripetizione Willy, intervenuto per difendere un amico durante un banale diverbio all'esterno di un locale. Per il pm "l'azione è partita dai fratelli Bianchi ma poi si salda con l'azione di Belleggia e Pincarelli e diventa una azione unitaria. Quello che è successo a Willy poteva capitare a chiunque altro si fosse trovato di fronte al branco". Il pubblico ministero ha fatto riferimento anche alla Mma, l'arte marziale di cui i Bianchi sono esperti, che sarebbe stata utilizzata come "arma" per "annientare il contendente". I due fratelli avrebbero sferrato "colpi tecnici. Dati per fare male, violentissimi per causare conseguenze gravissime. Dagli esami della scientifica è emerso che sulla scarpa di Belleggia ci sono tracce biologiche di Samuele Cenciarelli che aveva provato a difendere Willy"”.
Agatino Roccazzello, comandante del Nucleo operativo radiomobile di Colleferro, ha ricostruito così le fasi dell'omicidio. "Willy viene colpito dai Bianchi con un calcio. Cade a terra. Tenta di rialzarsi. Ma viene colpito nuovamente. Belleggia e Pincarelli lo colpiscono quando è già a terra. Pincarelli lo colpisce con i pugni. Belleggia gli sferra un calcio alla testa, ‘come se colpisse un pallone', dirà poi uno dei loro amici intercettato".
Chiudeteli in cella e, se la sentenza sarà confermata, buttate via la chiave. È davvero tutto troppo atroce.
Andrea Scanzi
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