Quest’uomo aveva fatto la scissione, accompagnato quasi sempre da scalzacani all’ultimo stadio, per “rafforzare” Draghi.
Bravi fenomeni!
Il loro è stato un mix di servilismo, voltagabbanismo e incapacità politiche assolute. Con la scissione hanno liberato le mani a Conte, che ha trovato il coraggio di fare quello strappo che doveva attuare almeno sei mesi prima.
Ora Di Maio, innamorato perso di Draghi, frigna e s’indigna: “Una pagina nera per il Paese, la politica ha fallito. Si è giocato con il futuro degli italiani».
Povera stellina. La verità è che le hai sbagliate tutte, hai meno voti di Renzi e se si va alle elezioni prendi meno consensi di Adinolfi.
Regalaci un sogno, Luigi: vai a lavorare. Un gesto che avrebbe molta più dignità di questo poltronismo patetico, vile e senza decenza alcuna.
Ah, dimenticavo: salutaci il tuo Draghi. Da quando gli hai giurato amore eterno, gli hai portato più rogna di Salvini e Renzi messi insieme. Daje Luigi!
Andrea Scanzi
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