Mi scrivono alcuni abitanti del quartiere Aurelio, di Roma, in merito all'incendio di fine giugno vicino la rimessa dei camper (mi dicono che ne sono andati distrutti 55). I giornali hanno scritto di mafia, malavita organizzata o il classico piromane. I residenti invece parlano di uno o più persone stufe dell'incuria e dell'abbandono della zona da parte del Comune di Roma.
Un Comune che dai tempi del dopo Petroselli che se ne frega dei problemi della gente. Stiamo parlando del 1981.
Il "detonatore " sarebbe stato un giardino che non sarebbe stato potato dai giardinieri comunali da 4 anni (se fosse vero sarebbe una vergogna) a cui dei residenti, stufi di queste noncuranza da parte delle autorità, gli avrebbero dato fuoco. Il resto è storia vicino c'era un deposito di bombole che avrebbe scatenato un effetto domino, i camper, i palazzi evacuati e 35 feriti, non gravi per fortuna.
Giorni prima successe qualcosa di simile vicino al Ponte della Musica, dove un residente per dar fuoco alle erbacce vicino al fiume ha quasi raso al suolo il Cral delle Poste.
Fossi in Gualtieri comincerei a non sottovalutare questi segnali di frustrazione dei suoi cittadini e se vuole risolvere i problemi endemici di Roma cominciasse con i due più gravi: gli sfratti e la mondezza o sennò se ne andasse se non è all'altezza. Basta con gli incompetenti o con i complici di poteri economici tutt'altro che trasparenti...
Fenix
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