Tra le tante storie che si porta dietro la strage a Uvalde in Texas, c’e quella di Miah Cerrillo.
Ha 11 anni. Quando è cominciata la carneficina, è stata ferita. Miah ha tutto il fianco sinistro, dal collo alla base della schiena, lacerato da piccoli frammenti di proiettile. I suoi capelli sono stati bruciati dagli spari.
Però è viva. Si è salvata fingendosi morta e cospargendosi il sangue di un’amica uccisa.
Pensate quanto sangue freddo, quanto istinto di sopravvivenza naturale, quanta disperazione e quanto terrore servano per riuscire a inventarsi una simile strategia di sopravvivenza a soli undici anni.
Non oso neanche pensare come stia Miah e quanti demoni la assalteranno in futuro.
Speriamo che la vita, ora, le sia tregua. Come cantava De André pensando agli umili e ai dimenticato: “Dopo tanto sbandare, è appena giusto che la fortuna li aiuti”.
Buon vento, Miah.
Andrea Scanzi
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