“ORA LA VENERIAMO E LA OMAGGIAMO, MA PER ANNI MILVA È STATA DIMENTICATA DA TUTTI” – IVA ZANICCHI: “LA RAI AVREBBE POTUTO E DOVUTO ORGANIZZARE GRANDI OMAGGI PRIMA. INVECE NON NE HANNO MAI PARLATO. HANNO RICORDATO E FATTO SPECIALI TELEVISIVI PER I CANI E PER LEI NIENTE” – “UNA VOLTA ERAVAMO A NAPOLI E CENAVAMO INSIEME IN ALBERGO. LA PRIMA SERA IO MANGIAI UNA MOZZARELLA ENORME, QUATTRO POMODORI, SPAGHETTI AL POMODORO E PURE IL DOLCE. LEI UN PEZZETTINO DI CARNE E UN BICCHIERE D'ACQUA. MI GUARDÒ E MI DISSE…”
Mattia Marzi per “Il Messaggero”
iva zanicchi e milva testarda io 4
Nel 2002 tra battutine e frecciatine scherzose da grandi dive il loro duetto in tv a Testarda io, lo show di Iva Zanicchi su Rete 4, conquistò i telespettatori: l'Aquila di Ligonchio e la Pantera di Goro si scambiarono i successi, da Zingara a Canzone, passando per Ci amiamo troppo e La filanda.
Dodici anni dopo ricordando quel momento e l'amica appena scomparsa la grintosa cantante emiliana, 81 anni, non nasconde l'emozione: «Ora la veneriamo e la omaggiamo, ma per anni Milva è stata dimenticata da tutti. A partire dalla Rai».
Da ieri, però, in onda ci sono diversi speciali, sia in tv che in radio. Tra le altre cose, sarà ricordata stasera a Che tempo che fa su Rai3, alle 12.55 Su Rai5 con la registrazione del balletto I 7 peccati capitali dei piccolo e su Radio2 alle 12 con una puntata speciale di Grazie dei fiori di Pino Strabioli.
Troppo tardi?
«Sì. Ora la mettiamo sull'altare, ma con la quantità di materiale d'archivio che la Rai ha a disposizione avrebbe potuto e dovuto organizzare grandi omaggi prima. Invece non ne hanno mai parlato. Hanno ricordato e fatto speciali televisivi per i cani e per lei niente. La figlia Martina ha dovuto battersi anche per farle avere un premio alla carriera a Sanremo...».
Forse era considerata troppo poco pop per speciali tv?
«Che discorso è? Milva è stata un'artista grandissima. E nella sua carriera non ha fatto solamente teatro e musica colta, da Brecht a Berio, ma anche pop. Penso alla collaborazione con Battiato: Alexander Platz resta un successo senza tempo. E poi i Festival di Sanremo: 15 in tutto, un record. Davvero, non mi spiego i motivi di questo disinteresse. Ma ora basta polemiche. Parliamo di Milva».
iva zanicchi e milva testarda io 5
Quando vi conosceste?
«Nel 59 ai provini di un concorso per voci nuove della Rai, a Bologna. Cantai di fronte a un maestro e a una signora alta, severa. Mi dissero: Rimanga qui fuori, dobbiamo riascoltarla. Allora mi sedetti su una panchina. C'era una ragazza con una cofana rossa e un naso particolare. Ci presentammo.
Ma subito dopo quella signora uscì e rivolgendosi a lei disse: Cara, ce l'hai fatta: hai vinto tu. Poi, però, anche io cominciai a prendermi le mie soddisfazioni».
C'era rivalità?
«Non proprio. Il fatto è che Milva piaceva tantissimo alla mia mamma. Non si perdeva un'esibizione in tv. Le dicevo: Sei più fan di Milva che di tua figlia. Non ti piace come canto?. E lei mi rispondeva: Tu sei brava, ma la Milva è la Milva.... Alla fine diventai anche io sua fan per far contenta la mamma».
Che ricordi ha degli show degli Anni '60?
iva zanicchi e milva testarda io 2
«Dietro le quinte facevamo a gara a chi era più elegante. Poi arrivava lei e non ce n'era per nessuno: semplicemente inarrivabile. Sul palco aveva una classe unica: forse anche per l'esperienza teatrale».
Un aneddoto?
«Eravamo a Napoli per registrare una puntata del varietà Senza rete. Cenavamo insieme in albergo. La prima sera io mangiai una mozzarella enorme, quattro pomodori, spaghetti al pomodoro e pure il dolce.
Lei un pezzettino di carne e un bicchiere d'acqua. Pensai: Ma questa non sta bene. La scena si ripeté anche la seconda sera. Mentre mangiavamo mi guardò e mi disse: Quanti anni hai, cara?. Le risposi: Siamo coetanee. Perché?. E lei: Se continui a mangiare così quando arriverai a 50 anni sarai una botte. Mi distrusse. Però la terza sera mangiai comunque l'ira di Dio. Forse è arrivato il momento di fare un fioretto in suo onore (ride)».
L'ultima volta che l'ha sentita?
iva zanicchi e milva testarda io 3
«Lo scorso autunno, quando sono stata ricoverata in ospedale per Covid. Mi arrivò sul cellulare un messaggio affettuoso, firmato Milva. Non pensai a lei, ma ad una mia amica che ha il suo stesso nome, e non le risposi. Il giorno dopo mi chiamò la segretaria Edith: Zanicchi, sta bene? La signora Milva ci teneva ad avere sue notizie. Me la passò e mi scusai. Ma mi accorsi subito che era in grande difficoltà. Le dissi che l'avrei richiamata, ma quella fu l'ultima volta che parlammo».
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https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/ldquo-ora-veneriamo-omaggiamo-ma-anni-milva-stata-268048.htm
Costanzo71
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