sabato 4 ottobre 2014

La giustizia ai tempi di Alfano. Sulla sospensione di De Magistris una fretta insolita e sospetta.
L'ex governatore della regione Calabria Peppe Scopelliti il 27 marzo scorso è stato giudicato colpevole di abuso d'ufficio e falsificazione dei bilanci comunali relativamente al periodo in cui era stato sindaco di Reggio Calabria. Soltanto il 28 aprile Scopelliti ha avuto il buon gusto di rassegnare le dimissioni, a seguito di pressioni e polemiche che son state fatte anche da noi M5S affinchè quanto previsto dalla legge Severino si concretizzasse. Tuttavia son state dimissioni volontarie, perchè il provvedimento di sospensione, sebbene sollecitato dal Ministro per gli affari regionali Lanzetta, dal Ministro dell'Interno, il solerte Alfano, a distanza di un mese ancora non era stato emanato, forse perchè entrambi -Scopelliti ed Alfano- esponenti di spicco di NCD!
Relativamente al caso De Magistris, analogo a quello Scopelliti quanto alla norma per cui il sindaco di Napoli si deve dimettere, il ministro dell’Interno Alfano ha oggi affermato “Il prefetto oggi stesso procederà agli adempimenti previsti dalla legge”, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, a pochi minuti dalla notizia dell’arrivo sul tavolo di Musolino (prefetto di Napoli) del dispositivo del Tribunale di Roma con cui si condanna De Magistris.
Anche in altri due casi di sospensione per l’applicazione della norma contenuta nella Legge Severino la procedura non è stata così celere così come annunciato dal ministro: tra il verdetto di condanna del sindaco di Fasano, Lello Di Bari, per abuso d’ufficio e falso, e la procedura di sospensione è passato più di un mese (13 febbraio 2014 la sentenza, 24 marzo la sospensione); e nel caso del presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, la sospensione è arrivata il 31 ottobre 2013 dopo una condanna per abuso d’ufficio emessa nel luglio del 2012 (la legge Severino porta la data del 31 dicembre 2012).
Ministro Alfano, questa solerzia è quantomeno sospetta. Forse se si tocca qualche "sancta sanctorum" la legge è più uguale che quando si toccano interessi di cittadini normali?
Ma come, Presidente Renzi, non era lei che giorni fa, perchè attaccato da De Bortoli sul Corriere, evocava poteri forti che complottavano contro di lei ed il suo esecutivo? Ed ora De Magistris, per la sua inchiesta "Why not", ha forse toccato qualche potere forte? Forse perchè ha ricordato che Tangentopoli ha coinvolto anche qualche intoccabile?

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